L’oncologa Patrizia Paterlini in queste settimane è stata un po’ come il prezzemolo, l’abbiamo vista su riviste femminili, testate nazionali, persino a Porta a Porta; il messaggio che porta è di speranza, ma forse non tutto è come ci viene raccontato.
Read More »Italo Calvino e la fiaba italiana
La fiaba, secondo Tommaseo, è un genere letterario affine alla favola, una novella da raccontare a dei ragazzi, dove entri del meraviglioso. La fabula per i romani era sinonimo di dramma e Tommaseo ne estende la sinonimia alle fiabe, come erano intese a Venezia nel Settecento e spiega che esse sono dei "componimenti drammatici fondati nel meraviglioso dei racconti popolari", e indicando per affinità la parola "ciance".
Read More »1 Maggio: la festa dello schiavo precario
Esci di casa e ti accorgi che solo al parlamento viene onorata quest’occorrenza, quella del 1 maggio, eh si! Negozi aperti, centri commerciali che addirittura posticipano la chiusura, ristoranti e bar perennemente accessibili, mercati, mercatini, ti soffermi e pensi, ma la festa di chi è?! E’ paradossale l’ingegno moderno che si adopera a farci sentire festeggiati, senza alcun minimo riscontro concreto, che forza!
Read More »Maurizio De Giovanni al Clubino per Match Point presenta la grande novità tra il mistery e il fantasy de “I Guardiani”
Dai libri alle fiction, dalla sua grande passione per il calcio al suo grande impegno nella narrazione positiva delle eccellenze della città di Napoli. Giovedì 27 Aprile alle ore 21 sarà un appuntamento pieno di sfaccettature diverse e ricco di temi di discussione quello con lo scrittore Maurizio De Giovanni per la quarta serata della rassegna “Match Point”, il ciclo di incontri ideato dal circolo culturale napoletano “Il Clubino”.
Read More »Giorgio Franchetti, autore di Sangue sulla decima legione: “l’epoca romana è un materasso culturale su cui si adagia tutto il mondo”
Giorgio Franchetti è tra i più interessanti ed originali scrittori del filone storico, grande appassionato di storia romana, epoca che considera giustamente "un materasso culturale per il mondo intero". Franchetti ha frequentato il liceo scientifico L. Pasteur di Roma, dove si è formato sulle discipline scientifiche per poi iscriversi all’Università, inizialmente alla facoltà di Biologia della Sapienza, a Roma. Ben presto capisce che la sua vera strada era un’altra e su suggerimento di un amico archeologo si iscrive all’Università della Tuscia, alla facoltà di Beni Culturali con indirizzo archeologico ricevendo una formazione nella tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e archeologica.
Read More »In memoria di Totò: la serata omaggio del Mattino di Napoli
Tra le migliaia di aggettivi che il povero Totò si sta vedendo accollare in questi mesi, non dovrebbe mai mancare “indistruttibile”. Nessun altro artista, infatti, sarebbe potuto sopravvivere all’inesausto coro dei celebratori né continuare a opporre le proprie qualità alla bulimia interpretativa che prolifera di pari passo con la maniacalità dei fan e dei collezionisti. La serata-omaggio, che “Il Mattino” ha allestito come prologo alla pubblicazione di un nutrito inserto monografico, prevede però un passaggio che potrebbe svincolarsi dal forse inevitabile blob: la proiezione di un conciso florilegio dei tagli operati a suo tempo dalla censura su alcuni film interpretati dal più grande attore comico del cinema e del teatro italiani.
Read More »Ricordando Totò, il principe metafisico, a 50 anni dalla sua morte
A 50 anni dalla scomparsa del grande Antonio De Curtis, in arte Totò, proponiamo parte dell'intervista realizzata dalla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci al principe della comicità nel 1963 e riportata nel libro Intervista con il mito.
Read More »‘Morte a credito’, il deformante e acerbo lirismo di Céline
"Eccoci qui, ancora soli", esordisce con queste parole Céline in Morte a credito, pensando a chi lo ha lasciato, forse ad Elizabeth. E prosegue: "C'è un'inerzia in tutto questo, una pesantezza, una tristezza...Fra poco sarò vecchio. E sarà finita, una buona volta". Ma Céline era tutt'altro che vecchio quando ha scritto questo romanzo, aveva 42 anni e si poneva il problema del suo rapporto con la realtà e il destino mortale, raccontando gli amari eventi di un'infanzia e un'adolescenza oppresse dalla famiglia e ricordando l'umano debito d'angoscia con la morte-Signora del mondo che tutto volge in disvalore.
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