L’ origine ebrea della famiglia eserciterà su Primo Levi una considerevole influenza sulla sua formazione culturale: il padre, ingegnere, determinerà in lui quell'amore per la ricerca scientifica e per la letteratura che costituiscono le componenti essenziali della sua personalità e della sua poetica.
Read More »Federigo Tozzi: il “disoccultore” della realtà
In Federigo Tozzi la pressione dell’inconscio, superando la censuare, crea angoscia, si potrebbe dire che dall’impossibilità di mostrare certi contenuti e la volontà di farlo, nasce una formazione di compromesso rinvenibile nelle rappresentazioni dei personaggi
Read More »Italo Calvino: realista visionario?
Il contributo di Italo Calvino alla letteratura italiana, e forse mondiale, risulta innegabile: da molti è stato riconosciuto infatti come uno dei grandi innovatori, capace di combinare influenze, trame, visioni, per giungere a nuove concenzioni della letteratura, soprattutto per quanto riguarda il rapporto dell’uomo alla luce dei tempi in cui vive, evidenziandone disagi, drammi, a volte anche felicità e comporatamenti visionari.
Read More »Italo Svevo, tra sospetto e realtà
Italo Svevo nasce in un’agiata famiglia ebrea, visse a Trieste, crocevia culturale, che dà all’autore la possibilità di formarsi con i grandi maestri del sospetto: Schopenauer, Nietzsche e Freud.
Read More »Paolo Volponi: l’umanista industriale
Paolo Volponi (Urbino 1924 - Ancona 1994) è scrittore dalla prosa complessa e affascinante ed occupa un posto di rilevo ma sicuramente appartato nella letteratura italiana del Novecento.
Read More »James Joyce: sperimentatore introspettivo
James Joyce (nome completo James Augustine Aloysius Joyce) nasce a Dublino nel 1882, in una numerosa quanto conformista famiglia benestante, caratterizzata da un cattolicesimo imperante e da un rapido, ineluttabile declino economico.
Read More »Elsa Morante: una vita dedicata alla letteratura
Nata, come i suoi fratelli minori, da una relazione extraconiugale della madre, Irma Poggibonsi, con Francesco Lo Monaco, Elsa Morante trascorre l'infanzia nella casa di Augusto Morante, istitutore al riformatorio per minorenni, il quale riconosce, e cresce quei bambini come fossero suoi. Terminato il liceo, l’adolescente Elsa va via da casa: per mantenersi, dà lezioni private ed inizia a collaborare con diverse testate giornalistiche. La mancanza di un solido appoggio economico, non le consentono di continuare gli studi presso la facoltà di lettere. Negli anni tra il 1936-1941 lavorerà presso il settimanale "Oggi".
Read More »Cesare Pavese: un uomo dal fragile destino
La vita e le opere di Cesare Pavese sono strettamente intrecciate tra loro. Nato nel 1908 a Santo Stefano Belbo, comune nel cuneese, nonostante l’agiatezza economica della famiglia, l’infanzia di Pavese fu tutt’altro che facile. Due fratelli erano morti prima della sua nascita, il padre morì quando lui aveva soli cinque anni e fu affidato prima a una balia, poi a un’altra, che lo portò a Torino. Da questa infanzia traumatica possiamo agilmente ricavare i motivi fondamentali della sua poetica: la solitudine, la morte e le donne. Infatti Pavese visse praticamente sempre con la madre, la sorella o le badanti.
Read More »