Arthur Schnitzler ˗ classe ’62 dell’Ottocento˗ non ha bisogno di presentazioni. La sua arte letteraria, fine come poche altre al mondo, fu il prezioso filo d’oro con cui potè tessere opere di fattura pregevole, godibili da chiunque senza particolari esercizi di raziocinio. La semplicità del linguaggio e della costruzione, dote tipica dei grandi ˗ come ribadito con convinzione in altre sedi ˗ , è la malta perfetta, anche e soprattutto in un libro profondo come Doppio sogno (1926), per legare assieme le preziose pietre grezze dei vari episodi della storia, che divengono pietra d’angolo totale nella realizzazione finale dell’opera.
Read More »Sherlock a Shanghai, di Cheng Xiaoqing
Il protagonista di Sherlock a Shangai è ben inserito nel contesto orientale che l’autore non tradisce, creando una sinestesia tra Oriente e Occidente, ne evidenzia le tensioni e le atmosfere con un andamento narrativo che è proprio di quello orientale. Un microcosmo meraviglioso, tra due tradizioni importanti che si incontrano e dialogano, offre al lettore una di quelle magie che a volte si concretizzano sulle pagine migliori della letteratura.
Read More »Il cinema francese tra il 1930 e il 1950, meglio conosciuto come realismo poetico
Il cinema francese tra il 1930 e il 1950 vive un periodo di fasti e splendore, meglio conosciuto come “realismo poetico”, formula suggestiva ma fuorviante in quanto non ci consente di conoscere totalmente uno dei periodi più ricchi culturalmente e linguisticamente del cinema mondiale. Vale la pena, quindi, esaminarlo in maniera approfondita.
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