Dopo vent’anni Aldo Nove (Amore mio infinito, Un bambino piangeva, Addio mio Novecento) torna alle origini con Anteprima mondiale (La nave di Teseo), il seguito di quel Woobinda e altre storie senza lieto fine (Castelvecchi, poi ripubblicato nel 1998 da Einaudi col titolo Superwoobinda) che nel 1996 ha portato alla ribalta drammi e perplessità di un’Italia che stava godendo degli ultimi frutti di quel boom economico di qualche decennio prima. In quel libro Aldo Nove raccontava un’Italia consumistica e in preda a una sorta di morboso “sogno americano all’italiana”.
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