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Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

Je suis Charlie Kirk

Charlie Kirk

Charlie Kirk è stato assassinato mentre praticava proprio l'atto che ha dato vita a questa nazione, e l'unica cosa che ne garantirà la sopravvivenza. "Temiamo che l'assassinio di Charlie Kirk rappresenti un momento spartiacque per la libertà di espressione in questo paese", scrivono i redattori di The Free Press. Siamo giornalisti, il che significa che siamo abituati a raccontare eventi orribili, tra cui violenza armata, aggressioni e omicidi. Allora perché questa volta la sensazione è diversa? Perché questa tragedia avrà sicuramente un impatto prolungato? I necrologi di Kirk lo descrivevano invariabilmente come un attivista conservatore, un sostenitore del presidente Donald Trump e un leader nel trascinare migliaia di giovani dalla sua parte. Ed è vero.

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È ancora possibile la poesia? Poetry Nobel Lectures per Montale a 50 anni dal Nobel

poesia possibile

A cinquant’anni dal conferimento del Premio Nobel per la Letteratura a Eugenio Montale, vengono raccolte per la prima volta in un unico volume le Nobel Lectures dei grandi poeti insigniti del Premio dal 1975 ad oggi. I discorsi pronunciati dai vincitori del Nobel rappresentano un genere unico nel panorama della letteratura: gli autori premiati con il massimo riconoscimento mondiale sono chiamati a offrire in poche pagine una sintesi evocativa della propria poetica, ma soprattutto avvertono la responsabilità di concentrare, con onestà e precisione, la conoscenza maturata in una vita sul gesto e sul senso dello scrivere, sulla responsabilità politica e storica che esso porta con sé.

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“Scrittori non si nasce”: due lezioni di Giuseppe Pontiggia sul linguaggio della narrativa. Introduzione di Daniela Marcheschi (Bibliotheka). Dal 12 settembre

pontiggia

Contrariamente a quello che saremmo indotti a pensare, la parola scritta ha un margine d'imprecisione, di aleatorietà, di inafferrabilità di cui è priva la parola orale, arricchita di tutta la gestualità e di un rapporto diretto, emotivo, con chi la ascolta. Perciò la parola scritta deve trovare una sua espressività attraverso percorsi estremamente complessi e specifici. Ne era convinto lo scrittore Giuseppe Pontiggia, che articolava il suo pensiero in due brevi lezioni del 1987 e del 1988, ora riunite nel libro Scrittori non si nasce. Il linguaggio della narrativa con un’introduzione di Daniela Marcheschi.

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Dal Friuli Venezia Giulia al Sarajevo Film Festival: il film “Il bianco si lava a novanta” in anteprima mondiale

Sarajevo film festival

Dalla letteratura al cinema, dall'Italia ai Balcani: due realtà del Friuli Venezia Giulia – la casa editrice Bottega Errante Edizioni e la casa di produzione Quasar Film – approdano al 31° Sarajevo Film Festival con un progetto di respiro internazionale. Il film "Il bianco si lava a novanta" (Wash at Ninety / Belo se pere na devetdeset), diretto dal regista sloveno Marko Naberšnik e tratto dall'omonimo bestseller di Bronja Žakelj, ha vissuto giovedì 21 agosto la sua prima mondiale, accolto da lunghi applausi e standing ovation da parte del pubblico.

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Carlo Cassola e il ritorno alla scrittura ‘subliminare’

carlo cassola

Fin dal momento della sua pubblicazione, Un cuore arido (1961) subito considerato come uno uno dei vertici della narrativa di Carlo Cassola (si leggano, in modo partico- lare, le recensioni elogiative di Emilio Cecchi, Geno Pampaloni, Franco Fortini e Pietro Citati.   Il precoce riconoscimento si è poi andato consolidando nel tempo fino a oggi, facendo guadagnare al romanzo una posizione riconosciuta tra i classici della nostra narrati- va novecentesca: ma questo riconoscimento è stato decretato forse più dal pubblico dei lettori, che dagli studiosi di professione. Dopo le pur numerose recensioni degli anni Sessanta, infatti, sono usciti pochissimi studi dedicati specificamente a Un cuore arido.

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Simone Perron, autore del libro ‘Sguardi nell’abisso’: “Affideremo alle intelligenze artificiali le nostre esistenze ormai svuotate di senso”

sguardi nell'abisso libri

Sguardi nell’abisso. Apocalissi, gender e virtualità nell’età del nichilismo, di Simone Perron, edito da Passaggio al bosco, fa parte di una ragguardevole compagine culturale antimoderna che non si rassegna alla deriva "nichilista" che ormai caratterizza la nostra società tecnocratica. Come recita la prefazione, il libro di Perron  non dice assolutamente nulla di originale, se non per qualche sfumatura personale su di uno sfondo genericamente tradizionalista, soffre probabilmente della stessa malattia che diagnostica nella società. Ovvero un certo egoriferimento, che distorce il mondo dietro ad una personale lente scura, e quindi, lo dipinge a tinte pessimistiche.

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Quale promozione musicale per gli indipendenti? Le minacce di Spotify

Indipendenti

Dopo aver presentato per sommi capi le criticità presenti nel mondo nelle piattaforme musicali e le difficoltà che riguardano gli indipendenti nell'articolo La verità sulle piattaforme musicali streaming. Parte prima - '900 Letterario | Letteratura del '900, critica, eventi letterari, cinema, politica, attualità, affrontiamo quest'ultime con maggiore approfondimento. La questione rispetto a qualche anno fa è peggiorata di molto: se prima c'era proprio chi faceva business con gli ascolti finti mettendo giù veri e propri piani di routine con VPN e tanti artisti creati ad hoc, oggi si assistente alla confusione più totale, a causa della mancanza di regole.

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Leopardi. Tre carte napoletane” di Alberto Savinio dal 1° agosto in libreria per Edizioni Spartaco

Leopardi

Giacomo Leopardi è uno di quei "mostri sacri" della poesia e della letteratura italiana a cui siamo abituati ad accostarci con reverenza fin dai tempi della scuola. Di lui sappiamo la vita isolata, il fisico provato, la mente che aspira all'infinito. E poi c'è Savinio. Che si getta in un corpo a corpo viscerale guidato da un sentimento antico: la simpatia, che lo stesso Savinio precisa nel significato di "passioni accoppiate". Un "Leopardi c'est moi" che gli permette digressioni irriverenti, affondi mirati, smascheramenti impensati: come quando si riferisce al "mantello posticcio" del pessimismo del "contino" o quando ironizza sulla passione (molto poco virile, molto poco adatta a un pensatore) per gelati e sorbetti o ancora quando, incontrandolo da ectoplasma per le strade di Napoli, condivide con il poeta avventure improbabili.

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