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Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

Il giovane favoloso, G. Leopardi in concorso a Venezia 2014

il giovane favoloso

Giudizi contrastanti intorno al nuovo film di Mario Martone, Il giovane favoloso provengono dalla laguna veneziana; Il film infatti, in concorso per l'ambito Leone d'Oro, ha diviso la critica: alcuni la considerano un'opera- compendio che non scongiura totalmente il rischio di diventare un didascalico biopic per scolaresche, altri un lavoro che rimuove i luoghi comuni che da sempre accompagnano il grande poeta e filosofo marchigiano, interpretato da uno straorinario Elio Germano.

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Umberto D. di Vittorio De Sica: storia di un capolavoro

Umberto D

Una pietra miliare della storia del cinema, una delle vette del neorealismo, il capolavoro Umberto D. di Vittorio De Sica, alla sua uscita, nel 1952 è stato oggetto di forti polemiche sia da destra (famoso l’intervento dell’onorevole Giulio Andreotti, che accusò De Sica di eccessivo pessimismo e di non ricordare che l’Italia era anche patria di don Bosco, di Forlanini e di una progredita legislazione sociale), sia da sinistra, per la mitologia del “personaggio positivo”, che il film smentiva, non prestandosi a essere semplicisticamente definito “un appello alla solidarietà umana”.

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A Polla nasce “Il Libro sospeso”

un libro sospeso

"Il Libro sospeso", che nasce nella Libreria Ex Libris Cafè, prende spunto dall’antica pratica del “caffè sospeso napoletano” per i poveri, quando al bar si lasciava un caffè già pagato, a vantaggio di chi entrava nel bar e non poteva pagarlo, oppure quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare, perché aveva cominciato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo.

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Altro compleanno, di Vittorio Sereni

Vittorio Sereni

La scadenza del compleanno è indice del tempo che passa inesorabile e il grande poeta Vittorio Sereni, che si è sempre sentitoinadeguato per il suo tempo, colora l'estate nella lirica Altro compleanno che fa parte della raccolta Stella variabile del 1982. Questa lirica sembra presagire il superamento una nuova fase per il poeta di Luino che coincide con il superamento del nichilismo, derivante dall'impossibilità dell'io di cambiare la Storia e da un perenne stato di incertezza.

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Novelle per un anno, i turbamenti dei personaggi di Pirandello

Novelle per un anno

Luigi Pirandello scrisse le Novelle per un anno in seguito ad un contratto col Corriere della sera; in realtà egli ne scrisse solo 241 su un totale di 365. Altre 15 furono pubblicate postume. Il treno delle novelle pirandelliane si configura come luogo letterario, dove le fragili e dolenti vite dei protagonisti s’incontrano e si scontrano, in un processo dialettico culminante spesso nell’autocoscienza. Sullo sfondo di sale d’aspetto anonime e grigie, di stazioni desolate e desolanti, prendono corpo le storie personali di personaggi, che, per singolarità e varietà, possono ben rappresentare tutto lo spettro dell’umano vivere.

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Francesco Orlando e la teoria freudiana

Francesco Orlando

L'aspetto che maggiormente colpisce della critica di Francesco Orlando è senza dubbio la sua riflessione che si è andata man mano precisando come rigoroso metodo d’analisi testuale nell’ambito di una teoria del fenomeno letterario. Al centro di tale riflessione critica sta l’applicazione alla letteratura delle teorie di Freud attuata in senso non biografico e nemmeno psicologico, bensì retorico e linguistico, rifiutando il contenutismo psicoanalitico più banale e scontato.

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Il cinema secondo Cesare Zavattini

Zavattini

Cesare Zavattini (Luzzara, 20 settembre 1902 – Roma, 13 ottobre 1989) è stato tra i più grandi sceneggiatori che il cinema italiano abbia mai avuto, grazie a lui l’Italia ha scoperto “l’attualità” anche nei film. Film come Ladri di biciclette, Umberto D., I bambini ci guardano, Quattro passi tra le nuvole, Sciuscià, Miracolo a Milano, portano la sua firma di sceneggiatore. Sono di estremo interesse le sue riflessioni sul cinema, le quali ci fanno comprendere meglio anche la stagione neorealista e le sue origini. Il nostro cinema, grazie alla guerra, ha scoperto la quotidianità, la fame, la miseria e lo sfruttamento.

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