Nel romanzo “Il movimento del ritorno” di Irene Gianeselli sono contenute profonde riflessioni sul senso della vita, dell’amore e della perdita; è una storia attraversata da sensazioni forti e contrastanti e da personaggi tormentati, che si pongono dolorose domande esistenziali.
Parallelamente alle vicende di Tancredi, Arcangelo, Veronica, Astolfo e Maddalena vi è inoltre l’affascinante narrazione, a inizio di ogni capitolo, della storia di Adamo e del compimento del destino del primo uomo. Tancredi è un attore, e vuole mettere in scena qualcosa di particolare.
«Non è uno spettacolo. Volevamo spingere gli spettatori a sentire la crisi, la necessità di essere privati di una certezza e volevamo che desiderassero sapere. È possibile un altrove? Dove? Come? Volevamo incuriosirli, costringerli a immaginare con noi la rappresentazione».
Purtroppo egli si scontra con la sterilità delle emozioni umane, con la mancanza di empatia e anche di coraggio nell’affrontare nuove sfide – «La mente umana, si dice Tancredi, deve essere come una città e noi ci nascondiamo sempre nelle periferie del pensiero».
L’uomo di teatro e l’uomo che vive nella realtà sente il nulla dentro e fuori di sé; la sua ultima donna, Maria, dice che il suo è il corpo della lontananza, ed effettivamente Tancredi si sta allontanando sempre di più dalla vita, per rintanarsi in un microcosmo, il teatro, dove spera di trovare un senso alle sue pene. Arcangelo è un uomo di settant’anni molto solo, e con una visione dell’esistenza tutta sua; egli riflette sull’umanità, e sulle distinzioni tra uomo e donna.
«La maggior parte degli uomini a stento riesce a reggersi in piedi. Ma ci sono donne che camminano troppo in fretta per seminare gli inquisitori e inciampano anche loro. Tutti inciampiamo, tutti».
Ogni mattina incontra Maddalena al bar, e con lei intrattiene focose conversazioni su questi argomenti, non trovandosi quasi mai d’accordo. Un giorno, però, è un poliziotto ad accoglierlo, perché la giovane donna è dispersa, dopo essersi gettata da un ponte; Arcangelo sente una forza misteriosa che lo spinge a cercarla.
Veronica è sposata con Astolfo ma il loro matrimonio in apparenza felice cade pezzo dopo pezzo, dopo la perdita del figlio che portava in grembo e il tradimento del marito – «Astolfo s’è preso, ha bevuto, ha succhiato da lei tutta la sua fiducia nell’umanità, nell’amore, nella possibilità di essere liberi e insieme felici». La vicenda di Maddalena è invece la più sfuggente, di cui è difficile parlare; è la storia di una donna che non vuole frantumarsi.
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Collana: Bohémien
Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 238
Prezzo: 16,00 €
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