Premio Cesare Pavese 2015

È stata bandita la XXXII edizione del Premio Letterario Cesare Pavese promosso e organizzato dal CEPAM (Centro Pavesiano Museo Casa Natale) con il coordinamento del Parco Culturale Piemonte Paesaggio Umano e la collaborazione di Regione Piemonte, Provincia di Cuneo, Comune di Santo Stefano Belbo, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione per il libro, la musica e la cultura , Fondazione Cesare Pavese e Associazione Medici Scrittori Italiani. Il Premio, presieduto da Luigi Gatti, presidente del CEPAM, accoglie opere edite ed inedite ed ha sede nella casa natale dello scrittore.

Per le opere edite sono previste quattro sezioni:
– Un premio di narrativa.
– Un premio di poesia.
– Un premio di saggistica generale oppure di critica pavesiana destinato ad autore italiano o straniero.
– Un premio della Giuria destinato ad un’opera di narrativa o di poesia o di saggistica.

Per le opere inedite sono previste cinque sezioni:
– Un premio di narrativa, Un premio di poesia e uno di saggistica.
– Un “Premio Giovani” per un’opera di narrativa o di poesia o di saggistica riservato ad un autore che non abbia superato l’età di 30 anni.
– Un premio ad una tesi di laurea e/o di dottorato sull’opera di Cesare Pavese.
– Un premio per “Medici Scrittori” in lingua italiana o francese promosso dall’AMSI (Associazione Medici Scrittori Italiani) e dall’UMEM (Union Mondial Médecins Ecrivains).
– Un premio di narrativa e di poesia in lingua piemontese.

La premiazione avrà luogo presso la Casa Natale dello scrittore sabato 29 e domenica 30 settembre 2015.
Ad affiancare il premio di letteratura c’è anche quello di Scultura. Indetto dal CEPAM per la XXVI edizione del Premio di Pittura Cesare Pavese, con il seguente tema: “Luoghi, Personaggi e Miti Pavesiani”.
Il Premio nasce per rendere omaggio a Cesare Pavese, autore divenuto un classico della letteratura italiana e internazionale, che ha mantenuto un forte legame con il suo territorio e le sue radici piemontesi. L’impegno del premio è proprio questo, individuare e premiare gli scrittori e gli intellettuali che meglio trasmettono il legame con il territorio e il valore dell’impegno civile.

Il bando completo si può trovare sul sito www.centropavesiano-cepam.it

Premio Campiello: i finalisti del 2015

Si è svolto questo fine settimana la 53esima edizione del Premio Campiello letteratura. Anche quest’anno la giuria dei letterati,composta da Federico Bertoni, Riccardo Calimani, Philippe Daverio, Chiara Fenoglio, Paola Italia, Luigi Matt, Ermanno Paccagnini, Silvio Ramat, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e presieduta dal politologo e saggista Ilvo Diamanti, si è riunita nella nell’Aula Magna Galileo Galilei del palazzo del Bo’ dell’Università di Padova.

La cinquina dei finalisti è stata dunque svelata:
“Il tempo migliore della nostra vita” di Antonio Scurati (edito da Bompiani)
“La mappa” di Vittorio Giacopini (edizioni Il saggiatore)
“L’ultimo arrivato” di Marco Balzano (edizioni Sellerio)
“Cade la terra” di Carmen Pellegrino (edito da Giunti)
“Senti le rane” di Paolo Colagrande (edizioni Nottetempo)

“La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin” di Enrico Ianniello uscito per Feltrinelli si è aggiudicato il Premio Campiello “Opera prima”.

Come ha dichiarato Federico Bertoni, la produzione narrativa italiana degli ultimi anni è molto variegata. Le tendenze e i filoni principali possono essere indicati riferendoci alle tre dimensioni temporali del passato, presente e futuro. Il passato emerge da uno dei classici della letteratura, ovvero il romanzo storico, anche se vi sono alcuni tentativi di esperimenti interessanti. Il presente è rappresentato dal romanzo d’inchiesta, dalla narrativa di genere e da temi di attualità come la violenza, il terrorismo. A prevalere è tuttavia il romanzo psicologico, intimista e familiare. Il futuro emerge invece da una narrativa di stampo fantascientifico e dal romanzo apocalittico. In sintesi, possiamo dire che vi è un forte recupero della tradizione narrativa della modernità. Si cerca di abitare il presente e di trovare un punto d’intersezione tra destino individuale e destino collettivo.

Ora non resta che attendere il giudizio dei lettori che decreteranno il vincitore della 53esima edizione del premio. Il meccanismo, evidentemente efficace, ideato per proclamare il vincitore è rimasto immutato dall’esordio del Premio: una duplice giuria, una tecnica ed una popolare. La prima preposta a nominare i cinque finalisti, la seconda giuria invece, che varia ogni anno ed è composta da 300 lettori, è chiamata a scegliere il vincitore. Il Premio Campiello ha costruito la sua identità e la sua forza proprio sull’idea della doppia giuria ricavandone almeno due vantaggi: ha inaugurato per primo la formula di una giuria popolare, formula adottata in seguito da altre manifestazioni e l’essere considerato in breve tempo uno dei premi più prestigiosi.

Il premio fu istituito infatti nel 1962 dagli industriali veneti da sempre predisposti ad offrire il loro contributo alla promozione e alla diffusione della narrativa italiana e ad incentivare il piacere per la lettura. Da anni il premio si impegna a segnalare al grande pubblico di lettori autori e romanzi degni di attenzione. Oggi il Premio è ritenuto uno dei più prestigiosi nel panorama editoriale italiano.
Per chi non lo sapesse il nome “Campiello” è un omaggio ad una commedia di Carlo Goldoni in cui l’autore veneziano vuole evocare, come sempre, la sua Venezia affollata da personaggi di ogni ceto sociale, portatori di vizi e virtù. Il campiello nelle città veneziane è una piazzetta ristretta, più piccola di un campo appunto, nella quale sboccano le calli. Di solito, sebbene piccoli, erano un punto focale di incontro delle persone, centri della vita sociale di un quartiere. E spesso nei campielli si trovava “la vera da pozzo” fondamentale per la città in quanto unica fonte di approvvigionamento d’acqua potabile. Il Premio che viene attribuito al vincitore è appunto la riproduzione in argento di un pozzo veneziano. Sulle prime sembrerebbe un’idea bizzarra eppure l’idea di associare la letteratura ed i libri ad una piazza centro pulsante di vita non è certo un caso. E l’effige del pozzo di acqua potabile ci ricorda che la letteratura, nonostante tutto, rimane ancora l’unica fonte di “approvvigionamento” a cui possiamo attingere.

 

Premio Letterario Nazionale Sirmione Lugana 2015

“Nella tua incoscienza è la coscienza/che in te la storia vuole, questa storia/il cui Uomo non ha più che la violenza/delle memoria, non la libera memoria…/E ormai, forse, altra scelta non ha/che dare alla sua ansia di giustizia/la forza della tua felicità,/e alla luce di un tempo che inizia/la luce di chi è ciò che non sa”. (Canto popolare di P. P. Pasolini).

L’Associazione Culturale CircumnavigArte, con il Patrocinio della città di Brescia, organizza il premio letterario nazionale Sirmione Lugana 2015 che per la sesta edizione sarà dedicato alla memoria di Pier Paolo Pasolini.
Il concorso per poesia in lingua italiana, dialetto e lingua straniera e narrativa edita.
L’evento si propone di promuovere e divulgare non solo la poesia italiana contemporanea, in lingua e non ma anche di sottolineare il valore della memoria e della coscienza della memoria.
Il concorso è aperto a tutti gli autori italiani e stranieri che desiderano avere una maggiore visibilità e soprattutto voglia di confrontarsi tra loro. Il premio letterario si articola in diverse sezioni di partecipazione, per le sezioni di poesia verrà stilata una sub-classifica per giovani autori di età inferiore ai 21 anni:
La prima sezione è dedicata alla poesia singola inedita in lingua italiana. Potranno partecipare poeti di qualsiasi età. Ogni autore potrà proporre un massimo di due opere inedite in lingua italiana
La seconda sezione alla poesia singola inedita nei dialetti regionali italiani o in lingua straniera. Anche per questa sezione potranno partecipare poeti di qualsiasi età. Ogni autore potrà proporre un massimo di due opere inedite in qualsiasi dialetto delle nostre regioni o in qualsiasi lingua straniera, ogni poesia dovrà essere accompagnata dalla traduzione in lingua italiana.
La terza è riservata a opere di narrativa edita. La categoria è riservata a romanzi e/o saggi editi pubblicati nel corso dell’anno 2014.
L’ultima sezione è dedicata a “Pier Paolo Pasolini”, in occasione del 40° anniversario della scomparsa dell’artista. Per l’assegnazione di questo premio le commissioni di giuria selezioneranno le opere presentate nelle tre sezioni di concorso che saranno ritenute più compatibili con i versi tratti dal Il canto popolare dell’autore scomparso.

Per maggiori informazioni si potrà consultare il sito internet dell’associazione culturale www.circumnavigarte.it.

21 Marzo: Giornata mondiale della poesia

“La poesia e la letteratura sono fenomeni umani. Appartengono alla piccola serie delle cose che l’uomo ha sempre fatto, pur in diversi modi. Non è una invenzione capitata a un certo punto della nostra storia. No, dove c’è un uomo c’è sempre stata, e sempre ci sarà, arte. E’ arte delle parole, dunque.” (Davide Rondoni)

La Giornata Mondiale della Poesia è stata istituita dalla XXX Sessione della Conferenza Generale UNESCO nel 1999 ed è stata celebrata per la prima volta il 21 marzo dell’anno seguente. La scelta della data non è certo casuale, scegliere di celebrare la poesia nel giorno della primavera le riconosce simbolicamente un ruolo di rinascita, quale percorso fondamentale per la promozione del dialogo e della comprensione interculturali, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione e della pace, così recita l’atto dell’UNESCO. Negli anni si è lavorato per realizzare una giornata dedicata all’incontro non solo delle diverse culture poetiche ma anche tra le diverse forme della creatività per poter affrontare le sfide che la comunicazione e le culture mondiali, quelle più forti e quelle meno conosciute, attraversano.
In tutte le città italiane si terranno manifestazioni che vedranno protagonista indiscussa la poesia; reading e recital di poesia, spettacoli di musica, fotografia e poesia, presentazioni di libri e maratone di poesie. Le manifestazioni si svolgeranno nei luoghi più diversi, proprio a significare che la poesia può e deve entrare dappertutto; caffè letterari, associazioni, circoli, piazze, sale di convegni, auditorium, e addirittura musei, ogni luogo è diventato un itinerario di pensiero.
Interessante è l’iniziativa del Sindacato Libero Scrittori Italiani con la realizzazione di una Cartella che intreccia poesia e musica in un viaggio etno-letterario. La tematica si concentra su “I Linguaggi della Poesia. La Poesia cantata” un progetto che è parte integrante di una ricerca sulle parole delle “Etnie”.Il percorso lascia attraversare alcuni dei versi di cantautori italiani che hanno caratterizzato la storia della cultura e della letteratura musicale e non. I versi della canzone e i versi della poesia: è questo l’intreccio che si vuole fare emergere. Ed ecco perché sono stati inseriti anche testi di autori che hanno usato il dialetto. Un’attenta immersione nella antropologia della parola per poter costruire un forte significato sull’importanza della comunicazione. Del resto il rapporto tra la tradizione del linguaggio della canzone, che attraversa la poesia, e la poesia che possiede per sua natura il ritmo, la musicalità, il legame sembra imprescindibile.
La poesia è sempre stato e resterà sempre il luogo fondante della memoria; la poesia è davvero l’eredità di tutte le culture, solo così si è in grado di conservare la memoria atavica dell’uomo e del mondo. Un filo rosso unisce la letteratura poetica di tutti i tempi e di tutte le civiltà; un’arte alata, un Pegaso che conduce al di sopra delle cose ma attraversandole.

Dedicare una giornata alla poesia testimonia l’importanza della poesia stessa, ma ci suggerisce anche che è un’arte da preservare e da custodire e da proteggere istituendo una giornata che la ricordi. Chiediamoci non che posto occupa la poesia oggi, quale sia il suo significato e perché dovremmo studiarla e amarla, ma piuttosto in che modo possiamo far avvicinare sempre di più i giovani a questa straordinaria forma di comunicazione che ci fa scoprire la realtà e venire a contatto con la parte più profonda e sensibile di noi. Anche in una società ipertecnologica e post moderna come la nostra, ha sempre senso celebrare la poesia, perché è immortale, perché preserva il valore delle cose. E le cose e le parole restano fondamentali per tutti, ogni giorno.

Una libreria tutta italiana nel cuore di Manhattan

Non è per nulla facile oggi aprire, gestire e far profitto con una libreria. I colossi virtuali e le grandi catene hanno un potere immenso; spesso i libri sistemati in scaffali con gadget, caramelle e pop corn finiscono per essere scambiati per ninnoli più o meno attraenti, a seconda del colore della copertina, e diventano merce commestibile nel senso meno nobile del termine. Così come in Italia anche in America le piccole librerie indipendenti hanno dovuto chiudere i battenti vittime delle grandi catene. Al loro posto grattacieli, parcheggi e ipermercati.

Eppure la resistenza, a volte, riesce a creare uno strappo nelle maglie intricate e insensibili del sistema: è accaduto proprio questo a “Vanni”, la prima libreria italiana in America, fondata nel 1884 dal siciliano Sante Fortunato Vanni originario di Caltagirone. Nel cuore del Greenwich Village, a New York riapre infatti la sua piccola, fortunata, sincera libreria.
I locali di Vanni riapriranno come libreria e centro culturale sotto gli auspici del Centro Primo Levi. Il tutto è coadiuvato da Alessandro Cassin direttore editoriale del Centro Primo Levi e figlio dell’editore Eugenio Cassin che nel 1959 pubblicò la prima edizione in inglese di Se questo è un uomo. L’obiettivo è far luce sulla storia dell’ebraismo italiano in America.

Il signor Vanni è arrivato a New York nel 1884 e ha iniziato la sua attività di libreria e stamperia al 548 West Broadway. La libreria ha venduto classici italiani, manuali d’inglese e dizionari insieme a cartoline, riviste, manuali, calendari, biglietti da visita, santini e materiale religioso. Vanni ha svolto anche l’attività di scrivano, occupandosi di corrispondenze private e scritture commerciali per i tanti emigranti analfabeti. Nel 1931 è entrato in campo Andrea Ragusa, consulente editoriale appena arrivato dall’Italia. La libreria passa a Bleeker Street, poi nella sede attuale sulla 12/a. Ragusa, direttore generale della Fratelli Treves, arriva in America con l’idea di vendere la Treccani.

Le strade del Village all’inizio degli anni trenta erano il centro delle stamperie. Ragusa comincia a pubblicare libri in inglese ad argomento italiano e trasforma la libreria in un centro culturale di riferimento. Stampa 138 titoli tra critica letteraria italiana e libri per le scuole diventando il principale fornitore di libri italiani per le biblioteche pubbliche e universitarie in Nord America. Poi La libreria passa nelle mani delle figlie e nel 2004 sembra essere finito tutto.
La palazzina sulla 12/a sembra essere sott’assedio: da un lato i ricchi che aspirano ad abitare e sottomettere un pezzo di uno dei quartieri più romantici e in voga di Manhattan, dall’altro la New York University che sta acquisendo tutte le proprietà disponibili nella zona. L’iniziativa del Centro Primo Levi si inserisce in una vera e propria giungla a difesa non solo di un luogo fisico, ma di un luogo della memoria dove ad essere conservati non sono solo libri, dizionari e manuali ma un pezzo di storia d’Italia che si è legato alla storia newyorkese. Un vecchio film americano ha come titolo Miracolo nella 34/a strada,  la libreria Vanni che ci rende orgogliosi di essere italiani, è nella 12esima. Si spera che il miracolo avvenga questa volta qualche isolato prima!

Al via la terza edizione di Salerno Letteratura 2015

Quest’anno dal 22 al 28 Giugno, la città di Salerno ripropone il Salerno Letteratura, un evento letterario che da tre anni riempie per un’intera settimana la città. La cultura invade letteralmente la città campana, valorizzandone gli angoli più belli e caratteristici, aggiungendo un valore in più alle già importanti risorse storiche, artistiche. Sette giorni di libri, di dibattiti, di arte e di musica nei luoghi più suggestivi del centro storico di Salerno.

Ideatori ed organizzatori del Festival sono Francesco Durante, giornalista e critico letterario, docente all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Ines Mainieri, direttore organizzativo di Salerno Letteratura e l’associazione Duna di Sale; un’associazione di volontariato senza fini di lucro che persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e culturale. Attiva dal 2002 ha promosso convegni e seminari sui temi della conciliazione, flessibilità, lavoro, pari opportunità.
Salerno Letteratura vuole essere una grande esperienza di cultura vissuta da una intera comunità con l’appoggio del Comune, dell’Università, del Circolo dei Lettori, della Fondazione Gatto, dell’Ogepo, dell’Arcigay, delle librerie, delle compagnie teatrali, delle gallerie, delle scuole superiori della città. Di Solito il Festival si articola in una serie di percorsi tematici da approfondire. Alla poesia è dato molto spazio, c’è una vera e propria “invasione” delle strade del centro con un programma molto vario, che va dai giovani ai grandi classici. Di grande importanza è il Premio Salerno Libro d’Europa. Durante l’anno Il Circolo dei lettori, promosso dal Festival Salerno Letteratura e dall’Associazione Duna di Sale, lavora alla lettura e agli incontri con gli autori dei libri prescelti sulla base di un programma annuale; lo scopo del Circolo dei lettori è tra gli altri quello di designare il supervincitore del Premio Salerno Libro d’Europa.
Quest’anno i cinque finalisti selezionati sono:

Ignacio Escolar con “31 Notti” ed. Marcos y Marcos
Marjana Gaponenko con “La misteriosa scomparsa del piccione migratore” ed. Elliot
Emma Healey con “Elizabeth è scomparsa” ed. Mondadori
Sofi Oksanen con “Quando i colombi scomparvero” ed. Mondadori
Simona Sparaco con “Se chiudo gli occhi” ed. Giunti

Non resta che aspettare quest’estate di letteratura augurando a tutti buon lavoro e facendo un grosso in bocca al lupo ai partecipanti.

Il Ventuno a Primavera, al via l’edizione 2015

L’Associazione Culturale CircumnavigArte, con il Patrocinio della città di Brescia, organizza per la giornata mondiale della poesia (che si tiene il 21 marzo), l’evento “Il ventuno a Primavera” giunto alla sua seconda edizione nazionale.
Si tratta di un concorso nazionale di poesia, haiku (componimento poetico giapponese) e fotografia, nato con l’intento di omaggiare la grande scrittrice e giornalista Oriana Fallaci scomparsa del 2006.
L’evento si propone di promuovere e divulgare non solo la poesia italiana contemporanea, ma anche l’estro creativo attraverso l’immagine fotografica. In tal modo vengono utilizzate due espressioni artistiche per uno scambio di emozioni e sinergie.
I proventi dell’iniziativa saranno destinati a fondazioni ed enti no profit per far sì che il nostro umile impegno nel coinvolgere e avvicinare le persone all’arte e alla cultura possa dar spazio anche a coloro che sono meno fortunati di noi e non limitandoci alle nostre iniziative.
Il concorso è aperto a tutti gli autori italiani e stranieri che desiderino avere una maggiore visibilità e soprattutto voglia di confrontarsi tra loro. A tal proposito verranno scelte le poesie e gli scatti migliori che verranno inseriti nell’omonima antologia la quale sarà presentata al pubblico durante la premiazione degli autori, prevista per il giorno 21 marzo 2015 appunto, presso una prestigiosa location del lago di Garda.

Il concorso si svilupperà in 3 sezioni e la quota di partecipazione è di 10 euro per ciascuna:
A) Poesia: rivolta a tutti gli autori italiani e stranieri maggiorenni. Si partecipa con 1 Poesia oppure con HAIKU fino ad un massimo di 4 per autore
B) Poesia: la sezione B è rivolta a tutti gli studenti di scuole medie superiori. Si partecipa con 1 Poesia oppure con HAIKU fino ad un massimo di 4 per autore
C) Fotografia : la sezione C è rivolta a professionisti e dilettanti di qualsiasi età, purché maggiorenni. Si partecipa con una/due foto ad alta risoluzione e rigorosamente in bianco e nero che in qualche modo rispecchino il tema “ non il tuo corpo, bensì la tua anima “ ispirandosi al brano tratto dal libro “ Un uomo” di Oriana Fallaci.
Per maggiori informazioni riguardanti i requisiti di ammissione e i le modalità di pagamento, si rimanda al sito www.concorsiletterari.net.

Al via la prima edizione di “Specialmente quando si scrive”

“Il linguaggio parlato è per sua natura sciatto e impreciso. Non dà tempo di riflettere, di usar le parole con eleganza e raziocinio, induce a giudizi avventati e non fa compagnia perché richiede la presenza di altri. Il linguaggio scritto, al contrario, dà tempo di riflettere e di scegliere le parole. Facilita l’esercizio della logica, costringe a giudizi ponderati, e fa compagnia perché lo si esercita in solitudine. Specialmente quando si scrive, la solitudine è una gran compagnia”. (Oriana Fallaci)

La Casa Editrice OCTOPUS EDIZIONI promuove e organizza la prima edizione del Concorso Letterario di Poesia “Specialmente quando si scrive”; il concorso di rivolge a tutti gli autori, sia esordienti che professionisti che desiderano visibilità e il confronto con altri artisti. Al vincitore assoluto del Concorso sarà pubblicato, a cura e a totale spesa della Casa Editrice, un libro di massimo 100 pagine con 100 copie che saranno messe gratuitamente a disposizione del vincitore. Il premio letterario si articola in unica sezione A di partecipazione in cui si concorre con poesia a tema libero e con haiku. Chiunque fosse interessato può scaricare il bando completo sul sito www.cirucumnavigarte.it.

Il concorso rientra tra le tante iniziative promesse dalla casa Editrice OCTOPUS e dall’associazione artistica, ricreativa e culturale CircumnavigArte. L’associazione fondata nel 2009, riunisce appassionati di letteratura, arte, fotografia, poesia, pittura, che dedicano il loro tempo ad organizzare eventi e a promuovere e divulgare progetti culturali. Intense sono anche le collaborazioni con associazioni sociali e di volontariato che vengono costantemente coinvolte nelle iniziative culturali dell’associazione.

Il premio letterario si articola in unica sezione A di partecipazione in cui si concorre con poesia a tema libero e con haiku. Saranno ammessi a partecipare autori di qualsiasi nazionalità e provenienza, esordienti o professionisti, residenti in Italia e all’estero, maggiorenni e minorenni. Ogni autore potrà proporre un massimo di 5 opere inedite  in lingua italiana, oppure 10 haiku inediti. Al vincitore assoluto del Concorso sarà pubblicato, a cura e a totale spesa della Casa Editrice, un libro di massimo 100 pagine con 100 copie che saranno messe gratuitamente a disposizione del vincitore.

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