“Panini al prosciutto. Storia di un’assassina” di Christian Cantelli Podestà è un romanzo noir scritto con un linguaggio accattivante e scorrevole, in cui si racconta una vicenda nera che colpisce e intrattiene con le sue brusche e impreviste svolte narrative; è la storia della nascita di un angelo della morte, il racconto della genesi di un male implacabile, della vertiginosa caduta in una lucida e sanguinaria follia. La protagonista dell’opera è Caterina, una donna di mezza età che ne ha già viste tante e che ha sofferto troppo; poco tempo dopo essersi sposata in giovane età con l’amore della sua vita e aver messo al mondo una splendida figlia, ha dovuto infatti scontrarsi con una terribile realtà: al marito viene diagnosticata una rara forma di malattia neuro-degenerativa. Da quel momento tutto cambia nell’esistenza di Caterina: l’assolata Los Angeles in cui vive con la famiglia diventa troppo luminosa per l’oscurità che le sta crescendo dentro e il chiosco di panini di sua proprietà, situato sul vivace molo turistico di Santa Monica, diventa una prigione per la sua anima straziata. Quando il destino decide di giocarle un altro tiro mancino, il più tremendo, la donna crolla sotto il peso del dolore, della rabbia e della voglia di vendetta che la consumano giorno dopo giorno - «La rabbia piano piano cominciò a sedimentarsi, formando strati su strati, incrostandosi e marcendo, accumulandosi fino a diventare qualche cosa di diverso, molto più potente e ancestrale. La rabbia repressa, compressa e reiterata, divenne dura come il diamante e pura come la luce, trasformandosi in un sentimento profondo, forte e determinante: odio».
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