Le storie dello scrittore polacco naturalizzato statunitense Jerzy Kosinski, di famiglia ebrea, sopravvissuto agli orrori della Polonia nazista e stalinista, ed emigrante nel 1957 negli Stati Uniti, dove iniziò l’attività letteraria in lingua inglese (L’uccello dipinto ha vinto in Francia il Prix du Meilleur Livre Etranger; Passi il National Book Award in Fiction. Dal romanzo Presenze è stato tratto il film Oltre il giardino, per il suo adattamento cinematografico si è aggiudicato il Best Screenplay of the Year Award), sono superfici di acciaio riflettente, e Flipper non fa eccezione: da questo romanzo del 1984 proviene un vago calore, per quanto raccontato con un distacco chirurgico, e una timida partecipazione alle vicende emotive dei personaggi, anche in questo caso (come già accade in Oltre il giardino, L’uccello dipinto, Passi) divisi tra una esistenza di superficie e una realtà interiore con cui si devono confrontare.
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