Sarà stata davvero una gioia per Damien Chazelle, presidente della giura di Venezia 2023, proclamare Povere creature del regista greco Yorgos Lanthimos, il film vincitore del Festival del Cinema di Venezia 2023. Già perché la protagonista di questa surreale e gotica pellicola è Emma Stone, interprete di La la land (7 premi Oscar nel 2016), proprio di Chazelle. Malizia (ma non tanta) a parte, era previdibile che vincesse un film che ha per protagonista una "Barbie" punk, la versione femminile di Frankenstein, simbolo di emancipazione femminile. Emancipazione che naturalmente passa per la libertà sessuale.
Read More »‘La favorita’ di Lanthimos: un distillato di piacevole perfidia ancestrale candidato agli Oscar
I sentimenti umani più inestirpabili e ancestrali, la lotta per la sopravvivenza, il sesso e il potere, la cinica consapevolezza di un gioco al massacro che non è maschile o femminile bensì l’essenza ultima delle vite, delle società, del mondo. “La favorita” distilla un concentrato degli elementi basici di quella particolare forma d’arte che nonostante i collassi epocali continuiamo a definire “cinema”: una sceneggiatura dalla scintillante affilatura (tratta da una pièce di Deborah Davis scritta per la Bbc Radio e rielaborata da Tony McNamara), un’ambientazione in costume magistrale (grazie soprattutto alla sintonia tra il direttore della fotografia Robbie Ryan e la costumista Sandy Powell), tre protagoniste in stato di grazia e la regia del quarantacinquenne greco Lanthimos (“The Lobster”, “Il sacrificio del cervo sacro”) che riesce nell’impresa di mantenersi fedele alla vocazione per un cinema disturbante, feroce e provocatorio realizzando, invece, un film universale e accessibile, molto divertente ma di una piacevolezza striata di perfidia, autoriale eppure carico di candidature all’istituzionale pantomima degli Oscar.
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