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Tag Archives: letteratura contemporanea

‘Infinite jest’, il capolavoro di Wallace

Infinite jest

Infinite jest è un lunghissimo e impegnativo romanzo di oltre 1000 pagine, il capolavoro che ha consacrato lo scrittore americano David Foster Wallace nel panorama della letteratura postmoderna, una sfida con se stessi, un libro che incuriosisce il lettore, il quale, alla prese con personaggi invischiati in storie complicate, pensa che alla fine gli sarà tutto finalmente chiarito, aspettativa disattesa, perché in Infinite jest di chiaro non c'è nulla.

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Valeria Serofilli e il suo Ulisse atipico

Valeria Serofilli

Valeria Serofilli è una straordinaria e inesauribile autrice di poesia, narrativa e saggistica. Docente di Lettere e come operatrice culturale Presidente del Premio Internazionale di Poesia “Astrolabio” e degli Incontri Letterari presso lo storico Caffè dell’Ussero di Pisa e di Villa di Corliano. Dirige dal 2004 le collane "Passi - Poesia, I libri dell'Astrolabio" per puntoacapo Editrice di Novi Ligure, annessa all’omonimo premio letterario e “I Quaderni dell’Ussero” (Collezione di puntoacapo); è collaboratrice di riviste e case editrici, ed è stata redattrice della rivista di poesia, arte e filosofia “La Mosca di Milano”. Pubblica note di lettura e singoli testi poetici anche su riviste telematiche. In riferimento alle sue ultime raccolte poetiche Ulisse e Vestali, abbiamo intervistato l'autrice

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Ariosto visto da Pirandello

Luigi Pirandello

Senza dubbio la cultura letteraria novecentesca ha rinvenuto una proiezione speculare di sé più nelle fome del barocco piuttosto che in quelle rinascimentali e del classicismo cinquecentesco, esprimendo la propria identificazione con le immagini della dissonanza, smarrendo ogni tensione verso gli ideali di unità e integrità propri di un'idea classica di letteratura. Pensiamo a Luigi Pirandello e alla sua pratica dell'arte del contrasto e della contraddizione, distonica con i canoni della tradizione letteraria, che però esprime un giudizio sulla civiltà letteraria del rinascimento e in particolar modo su uno dei suoi massimi rappresentanti, Ludovico Ariosto, molto positivo.

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l’Idiot de la famille, di Jean Paul Sartre

Sartre

Nel 1972 escono i tre volumi di un'opera, L'idiot de la famille, dedicata a Gustave Flaubert; l'idea nasce da una sorta di scommessa da parte di Sartre con il suo compagno di partito Roger Garaudy che gli propone di dedicare un saggio a un personaggio della letteratura al quale egli avrebbe risposto a sua volta con un altro lavoro. Sartre avrebbe dovuto adottare il metodo esistenzialistico, Garaudy quello marxista. Questa la proposta, questi i patti. Così Sartre si mette all'opera. Lo scrittore francese ha letto da sempre Flaubert, è entusiasta di questo compito, al punto che ci suona strano sentire che detesti proprio quello scrittore del quale troviamo riscontro in tante delle sue opere. Una scelta motivata da cos'altro la sua? Sartre vuole misurarsi con Flaubert, comprendere quali sono le ragioni che lo hanno spinto a scegliere l'arte e la letteratura come rimedio a tutti i mali, perché si sia appellato all'arma della parola. La trama dell'opera ha come protagonista il piccolo Gustave durante i primi anni della sua vita, ''accusato'' di essere un idiota perché affetto da una forma di autismo che gli impedisce di vivere come vorrebbe. Forse è proprio in questa condizione di emarginazione che possiamo cogliere l'interesse di Sartre per l'esistenza complessa di questo bambino di otto anni e in quella che è la lotta quotidiana contro i suoi simili, in quel rapporto con l'Altro ed il suo sguardo , quell'Altro che non ci ha mai lasciato nell'analisi del pensiero di Sartre e del suo esistenzialismo.

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L’ultima fuggitiva, di Tracy Chevalier

L'ultima fuggitiva

L’ultima fuggitiva (Neri Pozza, 2013) è il settimo romanzo storico della scrittrice statunitense Tracy Chevalier, diventata celebre al pubblico per il suo romanzo La ragazza con l’orecchino di perla (Neri Pozza, 2000), che ha ispirato la realizzazione dell’omonimo film diretto da Peter Webber. L’ultima fuggitiva è la storia di Honor Bright, giovane quacchera partita dall’Inghilterra del 1850 alla volta dell’America, insieme alla cara sorella Grace, per cominciare una nuova vita in seguito a una delusione amorosa. Dopo un viaggio turbolento per mare a bordo dell’ Adventurer, il fato vuole che Grace muoia di febbre gialla, lasciando Honor da sola in un Paese straniero.

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Antonio Villani: Uguale e contraria

La prima pagina di Uguale e contraria ci catapulta in un bordello dove tre donne si prodigano per il benessere fisico ed oserei dire anche mentale di sfortunati che hanno trovato il modo più dolce ed efficace per alleviare le loro pene quotidiane. All'inizio la sensazione è quella di trovarci in una casa di appuntamenti non facilmente collocabile in un'epoca ma poi, le turbe dei protagonisti, ci ricordano di come sia il nostro mondo contemporaneo ad aver bisogno di certi vecchi escamotage. L'orgasmo, come la vita, può durare il tempo di una sola sigaretta.

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