Biagi: Fantozzi si segghi la prego. Fantozzi: Chi? Ioooo? Biagi: Sì lei Fantocci, venghi, non temi nulla, avanti. Fantozzi: Allora mi sedio, segghio, siedo. Biagi: Bene, allora, io sono Enzo Biagi. Fantozzi: Megacapo direttore di qualcosa? Biagi: Di nulla, volevo commentare con lei questo nuovo scrittore, Renzi, pubblicherà Avanti. Fantozzi si alza. Biagi: Ma che fa, Fantocci? Si segghi, la prego.
Read More »Dal maggioritario al proporzionale: l’intesa tramontata sulla nuova legge elettorale
Pur non riuscendo a realizzare l’accordo sulla legge elettorale, il modo in cui tale accordo era stato possibile getta luce sui suoi protagonisti, è dunque interessante analizzare i motivi profondi che hanno spinto tutti a mettersi d’accordo sulla legge proporzionale. Nessuno vuole il proporzionale, quindi? Quindi lo fanno. L’unico accordo fattibile, si potrebbe logicamente pensare, è escludere fin dal principio il proporzionale. Le dinamiche sottese a questo cambio di rotta permettono di far vedere se una classe dirigente sia o no Politica.
Read More »Il patto del Nazareno non si fa più
Ricomincia il Calvario pre-elettorale. Nuove dinamiche politiche in vista per le prossime elezioni che potranno svolgersi in un arco di tempo che va dal prossimo settembre alla scadenza naturale dell'attuale mandato. Saltano le trattative Renzi- Berlusconi. Il primo trova una quadra con il M5S per la nuova legge elettorale, mentre il secondo prova a richiamare a sé Salvini (e i suoi preziosi voti), che però si mostra tuttora refrattario.
Read More »Hermann Hesse, Berlusconi, Renzi e la salvazione di Maria Elena Boschi
Boschi: Monsieur Hesse, buongiorno! Renzi: Maria, guarda che è tedesco. Boschi: Appunto Renzi: Come appunto? Herr Hesse. Hesse: Che volete? Renzi: Vorremmo che lei facesse un appello, tipo quello degli intellettuali a favore della prima guerra mondiale e dell’intervento, quello di Thomas Mann e altri, però al contrario, cercando di convincere gli artisti e gli intellettuali a non impegnarsi, ad esempio nei suoi libri, il Lupo della steppa, Narciso e Boccadoro, in Siddharta, lei non dice che la pace è più importante dell’impegno? Che impegnarsi è inutile, meglio stare da parte? Invece in Italia i giornalisti pensano che il titolo li renda scrittori, e che scrivere significhi attaccare, insultare.
Read More »Dopo le primarie Renzi chiede allo scrittore Mauro Corona di fare una statua per celebrarlo
Al momento di ritirare la statua Renzi va da Corona, dicendo: Ho riletto il libro, alla fine non è così male, il fatto che i più forti si adattano e sopravvivono, ci posso stare, io sono così. Corona: Non i più forti, i più umili, e più sono umili, più imparano, e imparano che l’ “uguale” e non il “più” ci rende simili.
Read More »Per chi suona la sinistra. Renzi che si crede Maradona recluta Hemingway e Picasso per le primarie
Militante PD: Forza signori, forza, qui c’è la vera sinistra, ripeto, fresca di giornata, la vera sinistra signori, accorrete prima che finisca! Venghino signori, venghino! Ernest Hemingway si avvicina, incuriosito dalla scritta sopra il banchetto: Lingotto fiere, per chi suona la sinistra. Gli ricorda ovviamente il titolo del suo capolavoro, Per chi suona la campana. Decide di provare a entrare: Mi scusi, cosa succede qua dentro?
Read More »Quella certa idea di politica che manca tanto alla sinistra
Mentre nel mondo si addensano fosche nubi e gli equilibri internazionali rischiano di saltare definitivamente, qui in Italia a sinistra si cerca di trovare il bandolo della matassa e una identità che da troppo tempo sembra essere smarrita.
Read More »M’ALA o non M’ALA? Non M’ALA! Il rifiuto di Gentiloni a Verdini
ALA sta per Alleanza liberalpopolare-autonomie, partito di Denis Verdini, distaccatosi da Forza Italia e sostenitore ufficioso del passato governo di Matteo Renzi. Alcuni giorni fa Enrico Zanetti, ex vice-ministro dell’economia del detto governo ed ex segretario dell’ormai defunto partito politico Scelta civica, sia durante la formazione del Governo di Paolo Gentiloni, cioè nella scelta dei ministri, sia durante la conseguente scelta dei sottosegretari, ha sdegnosamente preso atto del rifiuto da parte del medesimo governo di accoglierli nella fila della nuova, ma solo formalmente, maggioranza di governo.
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