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Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

‘Basterà un soffio d’erba’, il distacco visto da Giorgio Caproni

Giorgio Caproni

Basterà un soffio d'erba di Giorgio Caproni è una poesia che fa parte della raccolta Cronistoria. Questo dodicesimo sonetto sviluppa il tema del distacco, di cui la morte non rappresenta che il primo momento: a essa succede infatti anche l'allontanamento provocato dalla vita che continua e dal conseguente cedere della memoria. Probabilmente, già prima, si chiede il poeta, è stata presente nel cuore di lei la consapevolezza della prossima separazione e il desiderio di adempiervi.

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Intervista a Roberta Visone, autrice delle ‘Poesie di periferia’

Roberta Fausta Visone

Roberta Visone è la giovane e talentuosa autrice della raccolta di poesie intitolata Antizibaldone 2.0, ora più nota con il titolo di 'Poesie di periferia', richiamandosi alla celebre raccolta di Giacomo Leopardi, e che non può non interessare ognuno di noi, proprio perché parla di noi, del nostro vivere quotidiano, dei nostri desideri e sentimenti. La Visone colpisce per la sua disarmante sincerità e coraggio, facendo esplodere ciò che ha dentro su un foglio bianco mostrandoci quanto siano importanti e potenti i ricordi e quando sia necessario, se non indispensabile riuscire a far emergere quello che siamo davvero. Attualmente l'autrice sta lavorando ad un romanzo.

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Ardengo Soffici, frammentista e biografo plurilinguista

Ardengo Soffici

Ardengo Soffici è stato più un pittore che uno scrittore, un pittore paesano che ha trasferito nelle sue opere quella limpidezza e naturale felicità tipiche del suo paesaggio nativo. Lo si potrebbe definire anche uno scrittore di frammenti ariosi e luminosi. Nato in una famiglia di agiati agricoltori, nel 1893 Soffici si trasferisce con la famiglia a Firenze dove assiste al tracollo finanziario del padre; si dimostra interessato soprattutto verso l'arte piuttosto che sulla letteratura e infatti nel 1900, dopo la morte dei genitori si reca a Parigi dove comincia a lavorare come illustratore per importanti riviste. Nel 1907 torna in Italia dove stringe amicizia con Papini e Prezzolini con i quali collabora alla < >.

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La poesia italiana del Novecento tra parola cifrata e colloquio solidale

Mallarmè

Il critico piemontese Giacomo Debenedetti ha riflettuto a lungo sull'origine e sull'originalità dell'ermetismo italiano, sorto in un contesto europeo, occidentale; Mallarmè ne è il dato originario, fondante, insuperato che è utilissimo per comprendere al meglio i testi italiani. Debenedetti dunque uno o pochissimi brani di ogni scrittore e li sottopone ad una lettura che si basa sulla molteplicità dei riferimenti. Le cause dell'0scurità di Mallarmè sono ricondotte ad una contraddizione ontologica: la poesia è il solo strumento per raggiungere l'Assoluto, che però coincide con il nulla e dunque, in questo senso, la poesia si rivela fallimentare.

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Top ten novembre 2015

premio letterario poesia

Via Crucis del giornalista Gianluigi Nuzzi che torna con una nuova inchiesta raccontando dall’interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la chiesa, si posiziona al primo posto della classifica. Non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra gli alti vertici del Vaticano e il papa. Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestio degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso. I fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione. Una vera guerra, qui ricostruita come in un giallo destinato a diventare un caso politico internazionale. in gioco è il futuro della Chiesa e la sua credibilità nel mondo.

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Il suicidio francese, la critica culturale all’evoluzione sociale di Zemmour

Il suicidio francese

Il suicidio francese del giornalista e scrittore francese di origine algerina Eric Zemmour è stato campione d'incassi in Francia nel 2014 e oggi, alla luce dei tragici fatti di Parigi di una settimana fa, torna di grande attualità insieme ad Oriana Fallaci e a Houellebecq. L'autore, sulla scia de Il male francese (1976) di Peyrefitte, fa un ritratto "nero" della Francia degli ultimi quarant'anni, presentandoci un Paese in declino, come tutta l'Europa e l'Occidente, del resto.

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Traducendo Brecht, il ruolo della poesia secondo Fortini

Franco Fortini

La seconda e la terza sezione di Una volta per sempre, raccolta poetica dell'autore fiorentino Franco Fortini, sono intitolate rispettivamente Traducendo Brecht I e Traducendo Brecht II. L'attività di traduttore dell'opera brechtiana ha rappresentato per Fortini un'esperienza che andava della semplice operazione tecnica ; egli infatti vedeva nel drammaturgo tedesco "il più vero e probabilmente l'unico poeta morale del realismo".

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40 anni fa moriva Pasolini, il marxista che amava New York

Pier Paolo Pasolini neorealismo

Pierpaolo Pasolini oggi avrebbe 93 anni (nacque nel 1922), venne ucciso all'idroscalo di Ostia, a quanto pare, da un giovanotto, "un ragazzo di vita", tale Giuseppe Pelosi. Pare, perché questa tragica storia è ancora avvolta nel mistero; ci sono state, secondo molti tante bugie, depistaggi, occultamento di prove intorno alla pronunciata il 26 aprile del 1979 con la quale la corte di Cassazione ha stabilito in via definitiva che “Pasolini fu ucciso da Pino Pelosi”, Pelosi che ha ritrattato la sua versione, dichiarando che Pasolini è stato ucciso da altre tre persone.

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