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‘Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico’ di Roberto Zucchi: la biografia romanzata del medico, astrologo, filosofo e mago vissuto tra la fine del XIII e l’inizio del XIV secolo

Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico, edito da Il Prato Edizioni, è il nuovo libro dello scrittore e giornalista Roberto Zucchi.

Giornalista e  scrittore, Zucchi  è stato responsabile dei settori Cultura ed Esteri e quindi caporedattore centrale del quotidiano Il Gazzettino di Venezia. Nel 2012 ha pubblicato il romanzo Siderea Crimina (Editoriale Programma), noir storico con protagonista Galileo Galilei, e nel 2019, con l’editore Il Prato, Potere H – I disabili che hanno fatto la Storia, raccolta di ritratti di personaggi illustri a dispetto dei propri handicap. Sposato, ha due cani molto affettuosi.

Mago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico: SinossiMago bianco – Vite e segreti di Pietro d’Abano medico ed eretico

Nell’anno del Signore 1270, il paese chiamato Abano,
dal nome del dio che ribolle nel suo sottosuolo, conta
quasi ottocento abitanti, sparsi nelle contrade attorno
le colline del Pedevenda. È territorio esterno del Libero
Comune di Padova, a cui, in caso di guerra, fornisce
diciassette carri, più di ogni altro villaggio dei dintorni.
È rinomato per le sue fonti calde, sacre agli antichi
veneti e celebrate dai tempi dei romani. Distrutte dai
barbari e cadute in rovina, da quasi mezzo secolo le
terme sono tornate ad essere frequentate dai magnati
padovani e perfino da ospiti d’Oltralpe, dall’Impero e
dalle Gallie, tanto che il Comune ha dovuto fissare
delle tariffe massime per disciplinare l’esosità dei
locandieri. Le terme sono grandi vasche d’acqua calda
in cui ci si immerge nudi, gli uomini separati dalle
donne. Vanno pulite due volte l’anno ed è vietato buttarci immondizie,                                                                                                                           animali, sangue dei salassi, sanguisughe e lavarci i panni.

Pietro d’Abano è, infatti, un genio avvolto nel mistero. Uno di quei pionieri della scienza, quando ancora si chiamava magia, che propiziarono l’uscita dal Medioevo e l’avvento del Rinascimento. A lungo perseguitato dall’Inquisizione, che ben tre volte cercò di condannarlo al rogo come eretico e negromante, in un’epoca in cui il solo viaggiare era un azzardo dopo l’adolescenza tra Abano e Padova fuggì a Costantinopoli, dove imparò le lingue e le arti mediche, quindi visse dieci anni nella nuova capitale d’Europa, Parigi, da insegnante alla Sorbona, e infine tornò a Padova, dove diede inizio alla sua famosa scuola medica, prima di sparire letteralmente dalla faccia della terra. Ma la morte è solo l’ultimo degli enigmi di Pietro d’Abano che queste pagine intendono svelare.

Se le sue numerose opere sono ben note agli studiosi, il poco che invece si sa della vita, anzi, delle sue vite – perciò il sottotitolo del libro parla al plurale – suggerisce quanto siano state avventurose.

Il romanzo ripercorre e approfondisce così le principali tappe della sua straordinaria e misteriosa vicenda, inserendola nei vari contesti storici e, al contempo, in una trama mitologico-fantastica. Dei 112 personaggi del libro, 58 sono reali. Vale a dire uomini, donne, papi e sovrani, che Pietro d’Abano ha incrociato o conosciuto.

“Mi ha sempre appassionato la storia della scienza – ha dichiarato l’autore –  particolarmente se legata al territorio. Quella storia impressa sulle pietre che calpestiamo senza avere la consapevolezza dei geni che l’hanno fatto prima di noi. In questo senso Padova, la mia città, è ricca di testimonianze eccellenti, grazie alla sua università, nata ottocento anni fa. La mia prima opera, Siderea Crimina, è stata infatti un romanzo storico con protagonista Galileo Galilei durante il suo periodo padovano. Così, quando mi sono imbattuto in un’altra gloria locale ascrivibile allo stesso filone pre-scientifico, Pietro d’Abano, ho deciso che la sua incredibile vicenda non poteva non essere raccontata. Altri naturalmente lo avevano fatto, ma soprattutto con saggi. Che, basandosi sulla scarsa documentazione biografica (non esiste neppure un vero ritratto suo), lasciavano aperti moltissimi interrogativi sulla dimensione umana. Ecco, io ho cercato di risolverli. È stato come ricostruire un puzzle da mille pezzi avendone cento: gli altri ho dovuto crearli, attingendo sia alla storia che al mito”.

https://ilprato.com/libro/mago-bianco-vita-e-segreti-di-pietro-dabano-medico-ed-eretico/

 

 

About Melania Menditto

Mi chiamo Melania Menditto. Sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei giornalisti della Campania. Amo la Letteratura, il Teatro, la Poesia, la Scienza forense, la Musica. Da sempre ammaliata dal Mondo di carta, sogno di farlo esplorare ai tanti, grandi o piccoli che siano.

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