Per la prima volta in italiano due volumi che ci conducono alle origini della modernità letteraria e artistica europea: i primi racconti pubblicati da Virginia e Leonard Woolf con la nascita della Hogarth Press e la raffinata lettura che Charles-Ferdinand Ramuz dedica all’arte di Cézanne.
Virginia e Leonard Woolf
DUE RACCONTI
Traduzione e cura di Sara Grosoli
Con le silografie dell’edizione originale di Dora Carrington
Pagine 68
OLIGO
Dal 28 novembre
Nella primavera del 1917 i coniugi Virginia e Leonard Woolf installarono una macchina da stampa nella sala da pranzo di Hogarth House, la loro residenza a Richmond. Nasceva così la Hogarth Press. Two Stories fu il primo volume pubblicato e comprendeva i racconti Il segno sul muro di Virginia e Tre ebrei di Leonard, un testo – quest’ultimo – pressoché sconosciuto in Italia, in cui l’autore, nato in una famiglia ebraica d’orientamento liberale, ironizza sui modi di vivere britannici.
Sara Grosoli, laureata in Lingue e letterature straniere all’Università di Bologna, ha concentrato i suoi studi sulla narrativa vittoriana. Ha lavorato come lettrice di narrativa straniera per la casa editrice Rizzoli. Ha tradotto opere di Charlotte Brontë, Mary Wollstonecraft, Louisa M. Alcott, George Sand, Mary Shelley, Isaak Babel’, Wilkie Collins, Elizabeth Gaskell, M.E. Braddon, Sarah Bernhardt e George Eliot. Ha curato un’edizione critica delle lettere di Anna Bolena e la pubblicazione della biografia di Jane Austen scritta dalle nipoti dell’autrice. Per Oligo Editore ha tradotto Come Shakespeare giunse a scrivere La tempesta di Rudyard Kipling, Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina di Olympe de Gouges e Tu non sconosci la mia dottrina di Anne Bronte.
Charles-Ferdinand Ramuz
Indagine su Cézanne
A cura di Marino Magliani
Traduzione di Sandro Ricaldone e Marino Magliani
Prefazione di sandro Ricaldone
Con disegni e acquerelli di Cézanne
Pagine 72
OLIGO
Dal 28 novembre
Charles-Ferdinand Ramuz (Losanna, 1878-Pully-1947), poeta e scrittore, è stato tra i più significativi intellettuali svizzeri della prima metà del Novecento. A Parigi tra il 1902 e il 1914, rientrato in patria fonda la rivista “Cahiers vaudois”, sul cui primo numero pubblica Raison d’être, il manifesto in cui esprime la sua volontà di profonda identificazione con la natura, il paese e la lingua romanda. Nel 1918 scrive l’Histoire du soldat, musicato da Igor Stravinskij. Non stupisce, quindi, il suo interesse verso la ricerca pittorica di Cézanne che ha dato vita a questi due brevi saggi narrati, uno del 1914 e l’altro uscito postumo nel 1948, qui pubblicati in italiano per la prima volta e anticipati da una recensione di una mostra parigina del 1906. L’attenzione al paesaggio, al dato naturale, alla sintesi espressiva accomuna infatti lo stile del grande pittore francese alla prosa ricercata di Ramuz.
Marino Magliani, di origini liguri, ha vissuto per anni tra Spagna e America Latina, per poi trasferirsi in Olanda. Scrittore e traduttore, ha pubblicato per molti editori, tra cui 66thand2nd, Chiarelettere, Hopefulmonster, Italo Svevo, Longanesi, L’Orma, Sironi. Ha vinto numerosi premi e riconoscimenti. Nel 2022 è rientrato nella dozzina del Premio Strega e nel 2024 è stato tra i finalisti del Premio Alassio. Per Oligo dirige la collana Ronzinante.
Sandro Ricaldone (Genova, 1951), studioso e critico d’arte di formazione giuridica, dall’inizio degli anni Ottanta ha avviato approfondimenti su gruppi e movimenti del secondo Novecento attraverso saggi confluiti nella rivista “Ocra”, da lui fondata e, in seguito, curando mostre e rassegne. Ha collaborato a numerose riviste e quotidiani, fra cui “Il Secolo XIX”. Tra i suoi volumi più recenti: L’avant-garde se rend pas (2018) e Da una non breve unità di tempo (2023) entrambi per l’editrice Il Canneto.
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