Il mercato dell’arte coincide dunque in larga misura con quello delle aste, l’unico, come s’è detto, in grado di offrire valori pubblici e obiettivi, misurabili e verificabili. Poiché i maggiori e più importanti incrementi, in termini sia di fatturato sia di quantità di intermediazioni, negli ultimi anni sono stati registrati proprio dal mercato delle aste, si può dire che esso è radicalmente cambiato e fortemente cresciuto. Il 2000 è stato un anno di capitale importanza per le case d’asta: New York è stata la sede principale di questo tipo di mercato, al secondo posto si è collocata Londra, mentre Hong Kong ha rappresentato la sede caratterizzata dalla maggiore crescita in termini percentuali. Solo pochi anni dopo, per la prima volta, si è determinata un’importante inversione di tendenza, che si è andata consolidando negli anni successivi: se l’Asia ha stabilizzato la sua posizione sul mercato, si è assistito a un affiancamento, dovuto alla crescente globalizzazione del mercato, dell’Europa agli Stati Uniti; i compratori quindi sono sempre più internazionali e disposti a comprare in qualsiasi parte del mondo. Inoltre, sono comparsi nuovi capitali liquidi provenienti dalle economie emergenti che, geograficamente e culturalmente, sono pronte a percepire l’Europa, e in particolare Londra, come un solido mercato internazionale alternativo e complementare a quello di New York. Nel 2004 è stata registrata, da una parte, una moderata ma costante diminuzione delle vendite negli Stati Uniti, dall’altra, un lento ma continuo aumento di quelle in Europa e una rapida impennata in Asia. Questi dati sono fondamentali per delineare il processo che, se non si pone come vera e propria delocalizzazione delle vendite (dagli Stati Uniti verso altri continenti), sicuramente segna un netto ampliamento della geografia delle intermediazioni più importanti, e individua un nuovo tipo di cliente, molto più internazionale e ‘globalizzato’ rispetto al passato.
Read More »‘Contemporaneamente Roma 2017’: mostre, eventi, cultura dal 24 al 30 novembre
Un’altra settimana di arte, teatro, musica, cinema e passeggiate creative nell'Urbe, alla scoperta di una città inedita in cui si intrecciano passato e presente: tutto questo è Contemporaneamente Roma. Accanto alle proposte delle istituzioni cittadine, un ricco cartellone di eventi selezionati attraverso un Avviso Pubblico di Roma Capitale per diffondere il ruolo di Roma come Capitale della cultura contemporanea.
Read More »Movimento per l’emancipazione della Poesia: la resistenza poetica italiana
Il MeP- Movimento per l’emancipazione della Poesia, è un movimento artistico italiano fondato a Firenze nel 2010 da un gruppo anonimo di poeti, che “persegue lo scopo di infondere nuovamente nelle persone interesse e rispetto per la poesia intesa nelle sue differenti forme” (citando lo statuto del movimento) e “intende raggiungere il proprio scopo sfruttando ogni canale ritenuto idoneo e mantenendo comunque saldo il rispetto per ogni altra forma d’arte”. Il movimento è cresciuto parecchio ed è ora presente su tutta la penisola.
Read More »Psicoanalisi e arte nel romanzo del ‘900
Per comprendere meglio cosa siano l'Io e l'Altro in psicoanalisi, soprattutto cosa sia l'Altro che con il suo destarsi e le sue rivolte, scatena sofferenze e conflitti testimoniati dalla deformazione della fisionomia del personaggio-uomo del romanzo del '900, bisogna uscire per un momento dal campo dell'arte. Solitamente si pensa per tradizione che gli artisti continuano a passare per ispirati, che siano fautori di visioni del mondo, di grandi interpretazioni della vita che poi prevarranno nella storia vissuta e persino nelle ipotesi su cui si fondano le scienze. Invece, nel caso della scoperta della dualità di Io e Altro, l'iniziativa è toccata alla scienza e più precisamente alla psichiatria; l'arte non fa altro che constatare, in un momento successivo, gl ieffetti dolorosi di quel dualismo, i drammi che si possono leggere nel sintomo della frantumazione dei personaggi.
Read More »“I Buddenbrook”: il capolavoro ‘schopenhaueriano’ di Mann
«Soltanto, non dovete credere che ci troviamo su un letto di rose...[..]..gli affari vanno male, ...[..]..vi dico solo questo: se il babbo fosse vivo...[..]..giungerebbe le mani e ci raccomanderebbe tutti alla misericordia di Dio.» Alle orecchie di quanti, suona, questa considerazione, come la tipica ed opportuna raccomandazione fatta in famiglia che, in tempi come quelli correnti, non manca mai all'appello? No. Come spesso capita, la letteratura ci permette di riflettere su quanto alcune vicende, per quanto antiche cronologicamente, siano attuali. E questo è il caso de " I Buddenbrook": decadenza di una famiglia ". Scritto da Thomas Mann (www.900letterario.it/recensioni/thomas-mann-una-sensibilita-incompresa-come-il-suo-tonio-kroger) sul finire dell' 800, tratta della storia generazionale e sociale di una ricca famiglia della borghesia mercantile di Lubecca (Germania), dal 1835 al 1877, passando per i fondamentali fatti storici Tedeschi del periodo (Rivoluzione di Marzo, Ascesa Prussiana, Unificazione del territorio tedesco).
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