Abbiamo sempre avuto pazienza con i cretini non cattivi e con i cattivi ma intelligenti. Non riusciamo però ad averne con i cretini cattivi, magari in origine solo cretini poi incattiviti oppure solo cattivi poi rincretiniti. Ma sono cresciuti a dismisura e si sono aggravati. Sto parlando del nuovo antifascismo, collezione autunno-inverno, che si alimenta di fascistometri per misurare il grado di fascismo che è in ciascuno di noi e di istruzioni per (non) diventare fascisti, di Anpi posticce che sventolano l’antifascismo anche il 4 novembre, non più costituite da partigiani ma da militanti dell’odio perenne; e poi di mobilitazioni, manifestazioni e mascalzonate, veicolate da giornaloni, telegiornaloni, talk show e da tante figurine istituzionali. Come quel Figo che alterna dichiarazioni d’antifascismo a dichiarazioni surreali d’amore a proposito degli stupri e i massacri tossico-migranti. Per lui le violenze si combattono con l’amore, come dicevano i più sfigati figli dei fiori mezzo secolo fa. Lui ci arriva adesso, cinquant’anni dopo e a proposito di un fatto così terribile come uno stupro mortale a una ragazzina.
Read More »Il ’68 cinquant’anni dopo, quell’anno, divenuto canone di vita e conformismo di massa, che ancora pesa
Il '68 ha fatto i figli e perfino i nipoti. È andato al potere ed è diventato conformismo di massa, anzi, sostiene Marcello Veneziani, nel libro Rovesciare il '68, canone di vita. Ha creato luoghi comuni e nuovi pregiudizi, codici ideologici, da rispettare implacabilmente per essere ammessi al proprio tempo, come il politically correct. Ma nel 2018, cinquant'anni dopo, i sessantottini cominciano a farsi settantottenni, ed è forse giunto il momento di fare i conti con la loro opera e la loro eredità. Questo viaggio nella "piccola preistoria" degli attuali pregiudizi è compiuto con spirito omeopatico da Veneziani: un veloce insieme di schizzi e frammenti, di flash e immagini, foto di gruppo e istantanee di pensiero. Uno zapping lampeggiante animato da un triplice progetto: descrivere in breve cosa fu il '68, narrare cosa resta e quali sono le sue rovine oggi ingombranti e, infine, capovolgere il '68 attraverso l'uso creativo e trasgressivo della tradizione.
Read More »Marco Pannella santificato
Questa volta ha fatto sul serio, anche se con l'aiuto di Qualcuno. Per più di mezzo secolo Marco Pannella ha giocato con la morte. Col digiuno a oltranza, con l'aborto, con la droga libera, con l'eutanasia. Ora che è morto sento di dover esprimere tre cose: il rispetto per una persona che muore, l'omaggio a un grande leader passato alla storia d'Italia e la convinzione che abbia contribuito - con la purezza radicale degli Impuri Dichiarati - a rendere peggiore l'umanità, la società e le leggi bioetiche di questo Paese.
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