Ci sono album capaci di modificare il corso degli eventi, di influenzare il pensiero e le coscienze di intere generazioni cambiandone per sempre l’identità ed addirittura la storia. Highway 61 Revisited di Bob Dylan è uno di questi. S’impone nell’immenso caleidoscopio musicale degli anni ’60 grazie ad una, fino ad allora, inedita miscela sonora e a delle liriche che, per la prima volta, assumono dignità letteraria.
Read More »“Paranoid”: il cupo vortice dei Black Sabbath
I Black Sabbath hanno il potere di scrivere testi altamente evocativi, che uniti a melodie ipnotiche ed ad uno spiccato gusto per la teatralità, gli conferisce uno stile unico ed inconfondibile. Alla fin fine sono solo un ex gruppo blues con tendenze hippie ma l’appeal sui giovani adolescenti delusi dalla rovinosa fine della “summer of love” è innegabile.
Read More »The big eyes, il film più anomalo di Burton
The big eyes (2015) di Tim Burton ha vinto il Golden Globe per la miglior attrice protagonista (Amy Adams) ed è stato candidato ad altre tre statuette, tra le quali quella per la miglior colonna sonora, affidata alla voce di Lana del Ray. Il film è un biopic che non piace agli adepti burtoniani, delude gli affezionati e critica ma conquista il pubblico “contrario”, quello cioè che non ama il Burton gotico ed espressionista.
Read More »Non ci resta che piangere ritorna al cinema
Non ci resta che piangere è un film del 1984, diretto ed interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi e scritto dai due con la collaborazione di Giuseppe Bertolucci. Un successo non annunciato e forse nemmeno sperato che inizialmente non convince la critica, ma che sbanca al botteghino. Sono 15 i miliardi che dell’incasso record di quegl’anni.
Read More »“Second Helping”: la purezza dei Lynyrd Skynyrd
Maledetti, senza alcuna regola, assidui sostenitori e praticanti della sacra triade del rock (sesso, droga & rock’n’roll), i Lynyrd Skynyrd, nel 1974, erano un gruppo in cerca di definitiva consacrazione dopo aver mostrato autentici sprazzi di genio nel loro album di debutto: Pronouced Leh-nerd Skin-nerd.
Read More »Il cinema britannico del dopoguerra: Olivier, Lean, Hamer, Reed
Il cinema del dopoguerra affoga nella confusione; molte sono le scelte che si presentano davanti agli autori, i quali si smarriscono, ma nonostante l'incertezza, molti si mostrano tenaci e determinati. Tra i "pavidi" vanno annoverati gli inglesi Laurence Olivier, David Lean, Robert Hamer, Carol Reed dando nuova linfa vitale al cinema britannico.
Read More »Birdman trionfa agli Oscar 2015
La notte degli Oscar 2015, la notte più stellata dell’anno, si è conclusa con un diretta che ha permesso a chi era interessato, di seguire lo spettacolo anche in Italia. La serata si è aperta con una bella performance dello showman Neil Patrick Harris che ha aperto lo spettacolo richiamando il musical e le atmosfere delle pellicole più famose del cinema internazionale, con simpatiche incursioni nelle scene dei film. La sua presenza sul palco è stata abbastanza convincente, ha cantato (accompagnato anche dalle incursioni di Anna Kendrick e Joe Black), ha saputo intrattenere, ha coinvolto il pubblico e si è presentato in mutande. Più di così non poteva “mostrare”
Read More »“The Dictionary Of Soul”: la grammatica di Mr.Redding
Otis Redding riesce ad infondere, in tutto il suo repertorio ma soprattutto in The Dictionary of soul, tanto pathos, tanto fascino e tanta suggestione da divenire, in breve tempo, il più famoso e celebrato artista soul di tutti i tempi. Basti pensare che nel giugno del 1967 è l’unico rappresentante del genere ad essere invitato sul palco del Monterey Pop Festival a fianco di artisti quali Jimi Hendrix, Janis Joplin, The Animals e Simon & Garfunkel.
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