Ci fu un tempo felice in cui Kusturica guariva le piaghe delle vittime del cinema cosiddetto d’autore. Non è un mistero, infatti, che nel ventennio 1980-2000 i suoi film straripanti di energia visionaria vinsero i massimi festival toccando il vertice con un capolavoro assoluto come Underground. Separatosi dal geniale musicista Bregovic, invischiato in aspre polemiche politiche, trascinato da uno stile di vita eccessivo e sregolato, però non avaro di contanti e onori, il cineasta bosniaco (però filo-serbo) in seguito si era pressoché ritirato prima di riemergere l’anno scorso con On the Milky Road, che alla Mostra di Venezia fece l’effetto di uno schiaffo in faccia ai sostenitori di un suo definitivo tramonto.
Read More »Wonder Woman: La supereroina DC che conquisterà le sale italiane dal 1 giugno
Diana Prince in arte Wonder Woman è un personaggio mutuato dall’universo della DC Comics, celebre casa editrice americana di fumetti. L’eroina nata dall’idea di William Marston nel 1941 è stata chiamata fin da subito a compiere una missione non di poco conto: rappresentare un modello a cui ispirarsi come già avevano fatto precedentemente Superman e Batman. La sfida lanciata da Marston viene vinta con successo; non solo questa riesce a raggiungere pari livello di fama con gli eroi sopracitati, ma finisce per costituire un vero e proprio simbolo della forza delle donne.
Read More »‘Tredici’, la serie tv targata Netflix che ha diviso la rete
La serie tv Tredici, conosciuta negli Stati Uniti come 13 Reasons Why, è sbarcata sulla piattaforma Netflix il 31 Marzo 2017. La serie è stata creata da Brian Yorkey sull'omonimo romanzo di Jay Asher, autore conosciuto per i suo romanzi indirizzati prettamente al pubblico adolescente e che trattano i temi propri di quest'età. Tredici racconta la storia di Hannah Baker, ragazza suicidatasi prima dell'inizio dell'episodio pilot e che, nelle ore che hanno preceduto la sua morte, ha inviato una serie di tredici cassette (da qui il nome della serie) a tutti coloro che, in minima o grande misura, hanno contribuito a spingerla al suicidio. Il primo episodio vede uno dei più grandi amici di Hannah, Clay Jensen, ricevere il pacco di audiocassette e cominciare a interrogarsi sulla morte della ragazza della quale era segretamente innamorato da anni.
Read More »In morte di Jonathan Demme, eclettico regista degli indimenticabili “Il silenzio degli innocenti” e “Philadelphia”
Il segreto della versatilità di un cineasta come Jonathan Demme, morto lo scorso 26 aprile a New York a causa di un tumore all’esofago di cui era affetto da tempo, sta nell’impronta decisiva della sua formazione professionale. Nato a Rockville Centre nello stato di New York il 22 febbraio 1944 e trasferitosi a Long Island in Florida con la famiglia all’età di quindici anni, sostituisce subito, infatti, allo scarso interesse per l’università la passione per il cinema e per la critica cinematografica in particolare e dopo avere terminato il servizio militare riesce ad entrare nello staff del celebre produttore Joseph E. Levine in qualità di agente pubblicitario. Facendo la spola tra New York e Londra per procacciare investimenti alla United Artists ha la fortuna d’essere presentato alla fine degli anni Sessanta al connazionale Roger Corman, creatore e gestore della mitica Factory, la più prolifica macchina da cinema indipendente mai esistita che ha allevato una nutrita serie di maestri da Coppola a Scorsese e prodotto centinaia di film commerciali, un tempo liquidati con l’etichetta della serie B o dell’”exploitation” e oggi rivalutati nel segno del gusto dell’invenzione linguistica e dell’efficacia della serialità a basso costo. Proprio il vulcanico e geniale Corman, dopo averlo utilizzato in varie mansioni, gli offrirà così la possibilità di scrivere e dirigere “Femmine in gabbia”, il film ribellistico dai risvolti voyeuristici che nel 1974 segna il suo esordio.
Read More »‘La Tenerezza’di Gianni Amelio: alla ricerca del sentimento perduto
Tutti hanno bisogno e sanno dare amore e tutti sono capaci di esprimere la tenerezza, questa in sintesi la trama dell’ultimo film di Gianni Amelio. La Tenerezza, tratto dal romanzo “La tentazione di essere felici” di Lorenzo Maraone, ad essere sinceri convince a metà. Da un lato troviamo dei personaggi potenzialmente molto intriganti interpretati da talentuosi attori come Elio Germano, Giovanna Mezzogiorno, Micaela Ramazzotti, Greta Scacchi, Renato Carpentieri, dall’altro una ambientazione troppo semplicistica ed una fotografia, curata dal grande Luca Bigazzi, che non convince nella maniera più assoluta.
Read More »In memoria di Totò: la serata omaggio del Mattino di Napoli
Tra le migliaia di aggettivi che il povero Totò si sta vedendo accollare in questi mesi, non dovrebbe mai mancare “indistruttibile”. Nessun altro artista, infatti, sarebbe potuto sopravvivere all’inesausto coro dei celebratori né continuare a opporre le proprie qualità alla bulimia interpretativa che prolifera di pari passo con la maniacalità dei fan e dei collezionisti. La serata-omaggio, che “Il Mattino” ha allestito come prologo alla pubblicazione di un nutrito inserto monografico, prevede però un passaggio che potrebbe svincolarsi dal forse inevitabile blob: la proiezione di un conciso florilegio dei tagli operati a suo tempo dalla censura su alcuni film interpretati dal più grande attore comico del cinema e del teatro italiani.
Read More »Ricordando Totò, il principe metafisico, a 50 anni dalla sua morte
A 50 anni dalla scomparsa del grande Antonio De Curtis, in arte Totò, proponiamo parte dell'intervista realizzata dalla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci al principe della comicità nel 1963 e riportata nel libro Intervista con il mito.
Read More »La bella e la bestia, il nuovo live action della Disney con Emma Watson
Il live action de La bella e la bestia, attesissimo dai fan di tutte le età della favola Disney, prometteva grande sentimento e attinenza alla trama originale, in barba a tutti i rifacimenti sempre più distanti dal classico tanto amato, e in effetti non ha deluso le aspettative. La reazione più comune è stata quella di un riconoscimento di luoghi e personaggi da parte degli spettatori, che hanno visto finalmente sul grande schermo un rifacimento che non distorcesse negativamente un prodotto che ha sempre funzionato così come è stato concepito.
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