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Opere del ‘900

Il segreto di Luca, l’attualità di Ignazio Silone

Ignazio Silone

Il segreto di Luca, di Ignazio Silone, è un romanzo che sembra discostarsi dall'antecedente produzione letteraria dell'autore abruzzese. Sebbene molteplici sono i punti di contatto con le tematiche e le ambientazioni tradizionalmente care all'autore, vi sono importanti passaggi che in questo romanzo fanno pensare al romanzo come "innovativo" nella tradizione letteraria siloniana. L'ambiente è agreste, come nella prima e più celebre opera di Silone, Fontamara, e si nutre delle tradizioni e usanze contadine del primo novecento. Le vicende si svolgono nel contesto culturale e temporale dell'immediato secondo dopoguerra.

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L’ Alchimista, di Paulo Coelho, allegoria del percorso umano

Coehlo

L’Alchimista è considerato il capolavoro di Paulo Coelho, pubblicato nel 1988. È stato tradotto in 56 lingue e ha venduto oltre 100 milioni di copie. La “Bibbia” di Coelho racconta il viaggio dei viaggi, allegoria dell’umano percorso che, anche se già scritto, spesso se ne ignora l’obiettivo e si lascia fluire senza controllo davanti ai nostri occhi. L’insegnamento di Santiago, protagonista della storia, è quello di ascoltare attentamente il cuore e compiere la propria “leggenda personale”. Inoltre l’obiettivo di Santiago, pastore andaluso che ha conosciuto in giovinezza il latino, lo spagnolo e la teologia durante il suo periodo in seminario, è quello di trovare un tesoro sepolto in Egitto ai piedi delle Grandi Piramidi. A rivelargli la sommaria ubicazione è stato un sogno premonitore, e a dargli la forza e il coraggio di abbandonare tutto, vendere il proprio gregge e intraprendere il suo viaggio, è stato il vecchio Re di Salem, che gli consegna due pietre, una raffigurante il sì e l’altra il no, che gli indicheranno il cammino da compiere.

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‘Il sentiero dei nidi di ragno’, l’antiretorica partigiana di Italo Calvino

Italo Calvino

Il sentiero dei nidi di ragno si presenta come una delle opere più significative di Italo Calvino; è infatti attraverso questo suo primo romanzo che Calvino nasce e si afferma come scrittore. Il libro viene pubblicato per la prima volta nell’ottobre del 1947 nella collana i Coralli dell’editore Einaudi di Torino. La storia narra di un bambino, il piccolo Pin, che vive l’intenso e cupo dramma della guerra, in cui tutte le vicende umane vengono collezionate dagli occhi del bambino che le interpreta con la sua visione ingenua e propria di un monello sfacciato e ingenuo

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Anna degli Elefanti, la “cantilena” di Moretti

Marino Moretti, poeta e romanziere crespuscolare che ha condotto un'esistenza solitaria tra esalatazioni e vittimismo, è stato senza dubbio uno degli scrittori più costanti e prolifici che il '900 abbia mai avuto. Ci troviamo di fronte ad uno scrittore che conosce il proprio mestiere con una sicurezza ormai consumata, fino alla monotonia che rappresenta perà il suo limite. Lo riconosce lui stesso, e infatti nella prefazione al romanzo Anna degli Elefanti (1937) allude al costante amore per i poveri, che lo hanno portato incolume fino alla presente monotonia artistica. E quando si parla di monotonia in Moretti, bisogna far riferimento non tanto alle vite dimesse dei protagonisti delle sue opere, quanto alla costanza di una cantilena che è una sola cosa con la sua voce di narratore.

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Veronika decide di morire, di Paulo Coelho

Paulo Coehlo

Tra le opere di Coelho che Bompiani ha pubblicato con enorme successo appare Veronika decide di morire (1999). Coelho venne a conoscenza della storia di Veronika tre mesi dopo , mentre cenava in un ristorante algerino di Parigi con un’amica slovena ; anche lei si chiamava Veronika, ed era la figlia del medico responsabile di Villete. Veronika aveva orrore per ciò che suo padre aveva fatto, soprattutto considerando che era il direttore di un’istituzione che pretendeva di essere rispettabile, e che lavorava ad una tesi che avrebbe dovuto essere sottoposta all’esame di una comunità accademica. “Sai da dove viene il termine asilo?” domandò Veronika al suo amico. “Risale al Medioevo , al diritto del singolo individuo di trovare rifugio nelle chiese, nei luoghi sacri. ‘Diritto di asilo’ : un’espressione che ogni persona civilizzata capisce! E allora come mai mio padre, direttore di un ‘asilo’ , può agire in questa maniera nei confronti di qualcuno?”.

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‘Gente nel tempo’, lo stile coraggioso di Bontempelli

Massimo Bontempelli è senza dubbio uno scrittore tutto stile come dimostra, probabilmente più di ogni suo altro romanzo, Gente nel tempo (1937), sua ultima fatica. Perchè Bontempelli può essere definito uno scrittore di tutto stile? Per il suo modo semplice di raccontare cose complicate. In Gente nel tempo, lo scrittore lombardo stabilisce rispettivamente la natura del complicato e del semplice e i loro mutui rapporti, inventando, come dice il critico Debenedetti, dei casi complicati per forza di immaginazione e li rende semplici per forza di fantasia.

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