In viaggio, edito da Robin Edizioni, è la nuova silloge di Gerry Di Lorenzo. Lo scrittore è nato il 27 giugno 1975 in provincia di Napoli, dove trascorre la sua infanzia. Fin da piccolo coltiva la sua passione per la poesia e la musica che lo porterà a formarsi tra Zocca (Mo) e Roma. Tornato a Napoli si laurea, intraprende l’attività di libero professionista, senza mai abbandonare le sue vere passioni.
Nel 2019 pubblica la sua prima silloge poetica: Pensieri di un poeta mediocre. Nel 2021 pubblica la sua seconda silloge poetica: In viaggio. Attualmente Di Lorenzo collabora con giornali online pubblicando editoriali, scrive canzoni (passione nata sin da bambino) sia come autore che come compositore e ha ancora un cassetto pieno di progetti da realizzare. Dopo le prime due raccolte di poesie, si è avvicinato alla prosa e sta ultimando la scrittura di un romanzo.
In viaggio: sinossi
“Scrivere una poesia è come disegnare un ritratto: devi andare oltre al volto che dipingi… devi leggere dentro per dare al ritratto la giusta espressività. Un bel ritratto riesce sempre a trasmettere qualcosa, come se chi lo osserva conoscesse davvero quel volto dipinto. Una poesia è uguale: trasmette emozioni quando sei in grado di far conoscere a chi legge, la persona della quale parli, o vivere lo stato d’animo che descrivi. Poi il resto viene da sé: la poesia, la fantasia e l’immaginazione che vola in alto” scrive Gerry Di Lorenzo nella premessa
La vita è un continuo viaggio alla ricerca di sé stessi, fotografando piccoli gesti e riflessioni per fermare questi istanti nel tempo. Per quanto possa sembrare assurdo, “cercarsi” è un viaggio possibile ed incredibile.
Tempo
Ho l’ossessione del tempo
quello che mastico tra i denti
e lo faccio col timore
che mi scivoli dritto in gola
togliendomi l’aria che respiro
senza lasciarmi nemmeno il tempo
di raccontarti il mondo che gira
perché si blocca il tempo per spiegarti
e può farlo lasciandomi senza voce.
Oggi ho paura del tempo
perché passa veloce
e veloce fugge via.
Tra questi versi può finire
o alla prossima poesia
senza il finale che vorrei dire
mentre cerco le parole
quelle giuste da scolpire
sopra il foglio delle scuse…
“Mi chiamo Gerry Di Lorenzo – ha dichiarato l’autore – e ho capito che se nella vita mi fermo, sono morto! Probabilmente è l’unica cosa che ho capito della vita. Questa paura mi spinge a trovare sempre nuovi stimoli e nuove iniziative per rincorrere quella serenità interiore che, per un essere inquieto come me, dura un secondo e vola via. Credo che avere sempre degli obiettivi sia alla base della felicità, perché in fondo, si è felici solo se si è soddisfatti e privi di rimpianti.
I rimpianti mi spaventano, mi opprimono, mi tolgono l’aria perché sono la fonte delle insoddisfazioni e dell’infelicità. Troppo spesso si ci illude di essere felici, ma la realtà è che in tanti la felicità non l’hanno mai incontrata e, non conoscendola, sono convinti che ciò che hanno lo sia. La felicità è come una donna che devi fare tua, riempire di premure e alimentare quell’amore ogni attimo della vita, altrimenti andrà via. Chi sono? Sono un uomo qualunque, ancora alla ricerca di sé stesso e che lo fa scrivendo, trasformando in versi i suoi stati d’animo, le sue paure, le sue gioie, le sue delusioni”.
Dalla lettura di questa seconda raccolta si comprende che la vita è un continuo viaggio alla ricerca della felicità, affrontando tormenti e vivendo emozioni sottopelle che scuotono.
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