Questa volta ha fatto sul serio, anche se con l'aiuto di Qualcuno. Per più di mezzo secolo Marco Pannella ha giocato con la morte. Col digiuno a oltranza, con l'aborto, con la droga libera, con l'eutanasia. Ora che è morto sento di dover esprimere tre cose: il rispetto per una persona che muore, l'omaggio a un grande leader passato alla storia d'Italia e la convinzione che abbia contribuito - con la purezza radicale degli Impuri Dichiarati - a rendere peggiore l'umanità, la società e le leggi bioetiche di questo Paese.
Read More »Giuseppe Tomasi di Lampedusa: tra distacco e ironia
Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Palermo, 23 dicembre 1896 – Roma, 23 luglio 1957), la cui fama è inevitabilmente legata al suo capolavoro il Gattopardo, è stato uno scrittore dalla personalità complessa, solitaria e taciturna. Alcuni giornali parigini, chiudendo il bilancio dell'annata letteraria italiana del 1959, proprio in relazione a Il Gattopardo, hanno fatto i nomi di Proust e Musil. Giorgio Bassani, nella prefazione dove dava notizie dell'opera e dell'aristocratico autore, afferma che se la materia del Gattopardo ricorda molto da vicino quella del libro di De Roberto, I Viceré, bisogna accostare Tomasi al contemporaneo Brancati ma anche ad alcuni grandi scrittori inglesi della prima metà del secolo.
Read More »Metodo Ruffini, una cura rivoluzionaria?
L’ipoclorito di sodio, secondo le modalità del Metodo Ruffini, può trovare applicazione, naturalmente, anche come disinfettante negli ospedali. Se per evitare la diffusione di batteri multiresistenti, i cosiddetti superbatteri o batteri killer, come abbiamo visto, è raccomandato di evitare la somministrazione di antibiotici a largo spettro in modo preventivo rafforzando invece l’igiene, il nostro ipoclorito può essere un ottimo alleato “nelle mani”, è il caso di dire, degli operatori sanitari. Nulla di nuovo se già nell’Ottocento il medico ungherese Ignác Fülöp Semmelweis scoprì che bastava lavarsi le mani con un composto di cloro per prevenire la setticemia ovvero la febbre puerperale.
Read More »Gente in Aspromonte: la Calabria di Alvaro
Gente in Aspromonte è una raccolta di racconti dello scrittore calabrese Corrado Alvaro, ed è considerata tra le più alte espressioni della letteratura meridionalistica, esempio di neorealismo novecentesco. Pubblicato per la prima volta a Firenze da Le Monnier nel 1930, è un'opera che racconta la difficile vita dei pastori in Aspromonte, nei primi del Novecento che vivono nelle case costruite di frasche e di fango, dormono insieme agli animali e vanno in giro coi lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare che protegge le spalle.
Read More »5 frasi per amare Terrence Malick
Una filmografia scarna quella del regista Terrence Malick ma ricca di contenuti spietati, che non possono non far riflettere lo spettatore. Si potrebbe definire Malick un esistenzialista che ha sperimentato tecniche non convenzionali con i suoi ormai celebri montaggi e voci fuori campo, richiamandosi spesso a tematiche bibliche. Strenuo difensore della sua vita privata, il texano Terrence Malick non partecipa ad eveneti mondani né alle produzioni dei film, né concede interviste. Nella sua lunga carriera ha diretto solo nove film
Read More »John J. Greenflowers e la tecnologia delle piante
John J. Greenflowers (pseudonimo) è l'autore del romanzo fantasy-rivelazione Badroots-Cattive radici, (anche se lui lo considera un romanzo di Oltrescienza), edito nel 2013 e che lascia presagire ad un sequel, che vogliamo riproporre ai nostri lettori, attraverso un'intervista all'autore stesso che riflette sul genere del fantasy, su tematiche ambientali e sull'amore.
Read More »Guido Gozzano: ‘Invernale’
La lirica Invernale è tratta dalla raccolta I colloqui, del 1911 del poeta torinese Guido Gozzano. Considerata da Eugenio Montale una delle migliori novelle in versi di Gozzano, essa vale infatti quanto un breve racconto: un'occasionale pista per il pattinaggio invernale, un gruppo di giovani pattoinatori e la sfida del pericolo, tra turbamenti d'amore e angoscie esistenziali.
Read More »Albert Camus e l’assurdo: quando il destino ci appartiene come le tragedie della vita
Per dibattere intorno alle ragioni dell'esistenza nel Novecento, nulla era più utile del colloquio con una delle personalità più rappresentative e attuali di una stagione irripetibile delll'Europa, quella di Albert Camus, in cui il critico piemontese Giacomo Debenedetti individua l'emblema dell'interrogazione radicale dell'uomo occidentale alla ricerca di se stesso in un contesto ostile
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