La conoscenza del cinema nipponico in Occidente risale alla Mostra di Venezia del 1951, anno della proiezione di Rashomon di Akira Kurosawa che si aggiudica il Leone d'oro e l'anno successivo l'Oscar come miglior film straniero. Il film riflette sulla natura dell'uomo e sulla sua predisposizione alla menzogna, guidata: verità e desiderio di giustizia non contano, conta solo la salvaguardia del proprio onore. Ma Kurosawa va oltre, e riflette su un'altra forma di menzogna che è l'immagine del cinema stesso.
Read More »Top ten maggio 2015
In prima posizione troviamo La giostra degli scambi di Andrea Camilleri, con un’altra avventura del commissario Montalbano. La seconda posizione è occupata da La vigna di Angelica di Sveva Casati Modignani: “Lunghi filari di viti si adagiano sui morbidi pendii di Borgo …
Read More »“Io temo tanto la parola degli uomini”: la semplicità di R. M. Rilke
Dopo aver pubblicato la raccolta Nuove poesie (1907-1908), con la quale aveva dato una svolta alla sua attività di poeta, proponendo lo stile realistico ispirato dalla scultore francese Rodin, Rainer Maria Rilke si dedica alla seconda edizione delle Poesie giovanili, che uscite nel 1899, saranno ristampate nel 1909 in seguito a numerose correzioni.
Read More »L’invasione dei “brutti” nel romanzo del ‘900: la bruttezza nei romanzi di Tozzi
Uno dei primi aspetti che emerge leggendo diversi romanzi del' 900 è la bruttezza fisica, (o forse sarebbe meglio parlare di "abbrutimento" dei personaggi) inflitta dai loro autori. Si prenda ad esempio lo scrittore Federigo Tozzi sente impellente il bisogno di esprimere il ricordo, la memoria. Tale bisogno dipende dal fatto che la memoria è il luogo dove si depositano inesorabilmente, paure e angosce che chiedono di essere esorcizzate ed integrate nell'io; chiedono di oggettivare la loro fisionomia dannosa che in questo modo farà perlomeno conoscere il suo potere malefico.
Read More »Piero Chiara, narratore della vita di provincia
Pierino Angela Carmelo Chiara è lo scrittore delle piccole cose di provincia, sempre attento a cogliere l'essenza della vita in queste piccolezze, quasi dimenticate, con ironia e sottile malinconia. Arguto e divertente, Piero Chiara ha ritratto le storie della sua Lombardia e dei cantoni svizzeri, vite della piccola borghesia, di contrabbandieri, fuggiaschi e personaggi della vita di tutti i giorni.
Read More »‘Diceria dell’untore’, il lirismo barocco di Gesualdo Bufalino
Diceria dell'untore ha ambientazione siciliana, sebbene chi vive alla Rocca, sembri sospeso in una dimensione al di fuori del tempo e dello spazio; prevale il binomio morte-memoria nella prospettiva del ricordo come possibilità di allontanarsi dalla morte, di riessere.
Read More »Top ten aprile 2015
La classifica dei libri più venduti nel mese di aprile ci dice che resiste il piccolo di saggio di Carlo Rovelli Sette brevi lezioni di fisica, che ha spopolato dopo la presentazione alla trasmissione di Fabio Fazio Che tempo che fa, seguito …
Read More »Dal New Deal ai nuovi linguaggi: Ford, Chaplin, Welles
La Grande Depressione e il New Deal fanno aprire gli occhi all'America e al suo cinema. Le statistiche infatti indicavano in un centinaio di milioni alla settimana gli spettatori al cinema e tra loro moltissimi erano bambini, i quali ricavavano dalle storie sul grande schermo, illusioni e conforto. Il moralismo puritano esigeva che il male fosse sempre punito e il bene, se non premiato, quantomeno celebrato, sotto l'egida di un credo industriale ottimista. Ma ecco che giunge la Depressione portando con se caos e smarrimento. Il New Deal di Roosevelt, ripropone l'ottimismo con lo slogan "L'unica cosa di cui dobbiamo aver paura è la paura stessa".
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