In questo annus horribilis per il rock è da segnalare la scomparsa, il 10 marzo 2016, di Keith Emerson, forse il miglior pianista, tastierista, organista (insieme a Rick Wakeman) dell’intero panorama musicale del secondo dopoguerra. Geniale, istrionico, raffinato, spettacolare (leggendarie le coltellate inflitte sul palco al suo organo Hammond), tecnicamente inarrivabile, Emerson è stato paragonato più volte a Jimi Hendrix per le innovazioni, i suoni e le soluzioni armoniche apportate allo strumento. Gran compositore, arrangiatore e produttore è stato capace di unire i tumulti del rock alle suggestioni classiche diventando immediatamente un gigante del progressive rock.
Read More »Omicidio Varani, quando si sceglie il male
Roma è scossa per l'omicidio Varani. Brutali e vacui, gli usurpatori, assassini di un ragazzo fragile, di nome Luca Varani. La parola assassini non basta, ed è difficile trovarne un’altra che renda l’idea di quanto sangue, quanto dolore trasuda e si cosparge sugli osservatori immobili di un becero teatro degli orrori. Quello architettato anche con cura da giovani che, in una notte da sbadigli troppo grossi per ricchi, hanno deciso che si puo’ uccidere tanto perché la coca ce l'ha detto, o chissà quale voce ci dice che si può fare. Luca Varani, 23 anni, già non c'è più. Restano solo poche fotografie, qualche video, e il messaggio perlato di lacrime della fidanzata distrutta dal dolore. Il ragazzo è stato ucciso dai coetanei Marco Prato, l’amico infame, e il conoscente trascinatore: Manuel Foffo.
Read More »Suffragette, una critica al femminismo attuale
Il film Suffragette è proiettato da pochi giorni nelle sale italiane e sembra già dividere sia il pubblico che la critica. Il film diretto dalla regista Sarah Gavron racconta la storia di alcune donne che, nell’Inghilterra di Giorgio V, tra 1912 e il 1918 lottarono per ottenere il diritto al voto. Suffragette è ispirato a fatti e personaggi realmente esistiti o parzialmente ricostruiti, la Gavron elude ogni intento prettamente celebrativo e privilegia la chiave narrativa. È senza dubbio indicativo che proprio la protagonista Maud Watts (Mulligan) sia un personaggio inventato.
Read More »Oscar 2016: vince ‘Il caso Spotlight’
Una notte magica quella degli Oscar 2016, che ha visto finalmente premiati il grande compositore Ennio Morricone per la colonna sonora del film The hateful eight di Tarantino e Leonardo Di Caprio per la sua interpretazione (probabilmente non la sua migliore in assoluto) in Revenant-Redivivo di Inarritu. La migliore pellicola è Il caso Spotlight.
Read More »Teoria gender: tra propaganda e poteri forti
Che cos'è la teoria del genere, esiste davvero o è, come alcuni anticattolici pensano, un'allucinazione della Chiesa per combattere un nemico che non c'è? La teoria del genere esisteme eccome e sostiene la convinzione, l'idea che ogni uomo è libero di scegliere cosa può diventare nel mondo. Più nello specifico, la sua libertà è legata alla distinzione tra cosa siamo alla nascita e cosa diventiamo poi, e si batte contro un processo tassonomico di educazione alla differenza in atto da secoli. Essa è nata negli anni Cinquanta e da pensiero filosofico attualmente è passata ad essere proposta politica, i cui fondatori sono individuabili in Alfred Kinsey, autore della Relazione sul comportamento sessuale degli americani, e il sessuologo John Money, discepolo di Kinsey, entrambi accaniti sostenitori della pedofilia.
Read More »Gianfranco Rosi vince l’Orso d’oro a Berlino
Non sorprende la vittoria di Gianfranco Rosi al Festival di Berlino 2016 con il suo Fuocoammare, docu-dramma politicamente corretto dei migranti, complice l'assenza della concorrenza. Rosi, già premiato a Venezia 2013 grazie ad un altro docu-film, Sacro GRA, racconta Lampedusa attraverso la storia di Samuele, un ragazzino che ama tirare sassi con una fionda e andare a caccia di uccelli; gioca sulla terraferma anche se tutto intorno a lui parla di mare, quel mare, teatro di tragica attualità, attraversato da chi è alla ricerca di una vita migliore e che invece, spesso, ha trovato la morte.
Read More »In morte di Jacques Rivette
Da qualche tempo era affetto da Alzheimer, Jacques Rivette, il raffinato regista esponente della Nouvelle Vague, che si è spento a ottantasette anni il 29 gennaio scorso a Parigi. Nato a Rouen nel 1928, Rivette, si trasferisce a Parigi per studiare presso la Sorbonne ma ben presto sceglie la cinefilia collaborando alla “Gazette du cinéma” e sui celebri “Cahiers du cinéma” (di cui è stato anche direttore nel 1963) e stringendo amicizie registi come Astruc, Godard e Rohmer.
Read More »La società liquida di Zygmunt Bauman
La nostra società è stata più volte definita come 'società liquida’. Tale concetto è stato sviluppato dal sociologo Zygmunt Bauman e ben si inscrive nell’orizzonte epistemologico del Postmoderno, nomenclatura che indica la nostra epoca. Senza dubbio è un’espressione efficace anche se si è prestata ad applicazioni di ogni genere.
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