Il filosofo, storico e sociologo francese Michel Foucault si è dedicato alla letteratura contemporanea tra il 1962 e il 1969 attraverso una serie di studi che mostrano una profonda comprensione del fenomeno letterario e in cui la scrittura viene inserita nel contesto della sessualità, della trasgressione e della morte. La scrittura definisce "un' apertura" di uno spazio in cui il soggetto che scrive non smette di sparire". Foucault è un grande formulatore di discorsi e ad un certo punto si domanda: "In fondo, che cosa importa chi parla?. In questo modo il filosofo francese ha decretato la morte dell'uomo, fondando il suo interesse sul "sapere-potere", puntando la propria attenzione soprattutto sulle grandi strutture oggettive rimosse o nascoste.
Read More »György Lukács, il marxismo applicato all’attività critica
Il filosofo ungherese Lukács György (Budapest 1885 –1971) è stato uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. Laureatosi a Budapest nel 1906 si trasferisce a Berlino e a Heidelberg per approfondire gli studi di filosofia.
Read More »Roland Barthes, tra teoria e scrittura letteraria
Roland Barthes è stato tra i principali esponenti dello strutturalismo francese del '900, la cui indagine si colloca al confine tra diverse scienze umane, a metà fra il lavoro di ricerca teorica e quello di scrittura letteraria.
Read More »La semiotica delle passioni e delle emozioni
La semiotica delle passioni, terminologia suggestiva, nasce dalle ipotesi teoriche della semiotica generale; lo studio delle dimensione pragmatica e cognitiva dei discorsi infatti lasciava da parte l'aspetto più legato ai sentimenti, alle emozioni e alla passioni che occupano un posto molto importante nei discorsi. Tuttavia le passioni implicavano un riferimento alla soggettività ed è per questo motivo che esse sono state introdotte con molta prudenza. La ricerca semiotica quindi considera come "effetto di senso inscritto e codificato nel linguaggio.
Read More »Benedetto Croce, “il papa laico”
"Il papa laico"; è stato definito con queste parole il critico ed intellettuale Benedetto Croce, grande protagonista e patrimonio della cultura italiana, da Antonio Gramsci, per il suo pensiero sul marxismo, sulle varie sfumature del liberalismo, sul rapporto con la cultura a lui contemporanea e con il Cristianesimo, fino alla polemica con il decadentismo.
Read More »Edoardo Sanguineti, il “chierico organico” studioso di Dante
Esponente di spicco nonché tra dei fondatori del Gruppo ’63, Edoardo Sanguineti (Genova, 9 dicembre 1930 – Genova, 18 maggio 2010), soprannominato “chierico organico”, in quanto le sue opere avrebbero frantumato, messo in discussione il vecchio sistema, è stato docente …
Read More »Erich Auerbach e la critica stilistica di scavo retorico
Erich Auerbach è uno dei massimi critici e tra i più importanti filologi tedeschi e mondiali. Nato a Berlino nel 1892, muore negli Stati Uniti, a Wallingford nel 1957. Fu successore di Leo Spitzer all'università di Marburgo come professore di romanistica. Costretto dal regime per le sue origine ebraiche ad abbandonare la Germania, si trasferisce in Turchia dove insegna presso l'università di Istanbul dal 1936 al 1947; dalla Turchia si reca negli Stati Uniti dove dal 1950 prestò la sua opera presso l'università di Yale. Di rilievo mondiale è la sua attività di dantista svolta per oltre un trentennio i cui risultati hanno condizionato tutta la moderna esegesi del poeta medievale.
Read More »Francesco Orlando e la teoria freudiana
L'aspetto che maggiormente colpisce della critica di Francesco Orlando è senza dubbio la sua riflessione che si è andata man mano precisando come rigoroso metodo d’analisi testuale nell’ambito di una teoria del fenomeno letterario. Al centro di tale riflessione critica sta l’applicazione alla letteratura delle teorie di Freud attuata in senso non biografico e nemmeno psicologico, bensì retorico e linguistico, rifiutando il contenutismo psicoanalitico più banale e scontato.
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