Tre ore che non affaticano ovvero affaticano a seconda del grado di feeling individuale col cinema di Ryusuke Hamaguchi, la nuova star del cinefirmamento giapponese. “Drive My Car” è il secondo exploit, in effetti, di un anno fortunato perché vincitore del Premio alla migliore sceneggiatura di Cannes 2021 a distanza di poche settimane dal Gran Premio della Giuria della Berlinale andato a “Il gioco del destino e della fantasia”: specialista delle operazioni a cuore aperto sui personaggi soprattutto femminili, il quarantatreenne regista laureato all’Università delle arti di Tokyo.
Read More »Oscars 2022. ‘Belfast’, l’omaggio di Kenneth Branagh alla sua città natale
"Mi sento irlandese. Non penso che si possa togliere Belfast da un ragazzo”, così parlò Sir Kenneth Branagh a proposito della scelta di omaggiare la città natale con il film personale che si è voluto regalare arrivato a sessantuno anni e diventato rispettato, osannato e invidiato nella ex nemica Inghilterra per i primati accumulati nel teatro scespiriano e i mega film d’intrattenimento. “Belfast” opera lo stesso procedimento di auto-fiction di Sorrentino e non a caso i rispettivi film si ritrovano tra i nominati dei prossimi Oscar; se aggiungiamo, poi, che permane ancora l’eco del capolavoro autobiografico “Roma” di Cuaròn ed è annunciato in post produzione “The Fabelmans”, dedicato da Spielberg all’infanzia trascorsa con un amatissimo zio in Arizona, si capisce quanto il genere diaristico stia registrando presso i grandi autori un revival impetuoso.
Read More »Oscars 2022. ‘Il potere del cane’ di Jane Campion: il profeta diventa cowboy
Il potere del cane della regista Jane Campion, nella cinquina dei film candidati all'Oscar 2022 come miglior film internazionale, non è un un capolavoro e nemmeno un “anti-western”. Riguardo al genere – diciamo: western terminali – non c’è paragone con il barocco, onirico, sballato I cancelli del cielo (1980; dirige Michael Cimino) o con il lucido, commosso, violento film di Clint Eastwood, Gli spietati (1992). D’altronde, il romanzo di Thomas Savage (ottimo autore di genere), da cui dipende la pellicola di Jane Campion, non ha a che fare con Meridiano di sangue, il libro definitivo di Cormac McCarthy. Questione di altezze e di fango; interessante, semmai, far caso al fatto che il West americano pare una rotolo-rotocalco aggiunto al biblico Libro dei re: è sempre una vicenda di eredi, di fratelli, di promesse, di tradimenti, sopra cui incombe la cupa morale di un dio amorfo, morboso, cupo.
Read More »In ricordo di Monica Vitti, la sola e unica mattatrice italiana
Diversi giornali trattano la morte di Monica Vitti, scomparsa oggi a 90 anni, in relazione alla sua malattia titolando squallidamente "Era irriconoscibile", "Era malata da tempo", come se quello che si dovesse ricordare di lei sia il suo cambiamento fisico e la sua malattia, l'ultima parte della sua vita lontano dai riflettori e dal cinema.
Read More »‘Illusioni perdute’ di Giannoli: le degenerazioni del nostro sistema mediatico
Jeu de massacre nella Parigi del 1820. Lucien Chardon è un giovane di bell’aspetto che dati gli umili natali deve sopravvivere come umile impiegato della tipografia di famiglia ad Angouleme, capoluogo del dipartimento della Charente; le spropositate ambizioni di poeta dilettante, incoraggiate dalla nobildonna che lo protegge, lo spingono a lasciare la provincia per trasferirsi nella capitale dove viene presto trascinato nel tourbillon mondano, culturale e giornalistico dell’epoca della Restaurazione.
Read More »‘È stata la mano di Dio’, il cinema necessario di Paolo Sorrentino tra reale e immaginario
Sguardo caldo e mano salda per condurti nei segreti di un’autobiografia, certo, ma anche alla fonte di un cinema sentito dalla prima all’ultima sequenza come necessario. Dunque non a caso Sorrentino costruisce “È stata la mano di Dio” su tre interruttori che danno luce a un affresco perfettamente bilanciato tra reale e immaginario: il mare che rappresenta il vero cielo di Napoli, il miracolo di Maradona e l’avvento di un mentore come il cineasta Antonio Capuano, autoctono per scelta di libertà, il più mansueto degli incazzosi, l’antidoto vivente contro la diffusione dello SPAIP.
Read More »‘Todo se puede’, la commedia brillante di Marcello Crea dall’atmosfera mitteleuropea
Il film italiano Todo se puede di Marcello Crea, ha debuttato in prima internazionale in Serbia. La pellicola infatti è stata trasmessa domenica 7 ottobre dall’emittente televisiva satellitare Sat TV che oltre essere molto seguita a Belgrado, trasmette in gran parte della Serbia. Il film è stato seguito anche in Italia e in altri Paesi scaricando l’app della popolare piattaforma televisiva Orion TV.
Read More »Festa del Cinema di Roma 2021. Grande presenza delle serie TV
La Festa del Cinema di Roma 2021 si è conclusa con la première europea del film Marvel The Eternals, di Chloé Zhao, attesissimo titolo che arriverà nelle sale italiane mercoledì 3 novembre, e chiude con numeri formidabili: 37.213 di biglietti per 55.532 ingressi inclusi gli accreditati. Molto presenti le serie televisive, soprattutto italiane, che si sono distinte alla Festa del Cinema di Roma proprio attraverso autori e registi che si sono misurati per la prima volta con la serialità, come Carlo Verdone e il suo Vita da Carlo, di cui sono stati mostrati i primi quattro episodi, A casa tutti bene – La serie, diretto da Gabriele Muccino, e Strappare lungo i bordi, serie animata di Zerocalcare che sarà su Netflix dal 13 Novembre.
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