Giuseppe Gimmi ha 24 anni ed è di Fasano. L'anno scorso ha frequentato un corso di sceneggiatura presso lo "Spazio tempo" di Bari. La trama del film è la seguente. Per le vie del Paradiso è la storia di un ragazzo pugliese nelle campagne degli anni settanta. Il ventenne Tonino Bianco è un contadino alle prese con il duro mestiere della terra. Una mattina Tonino si reca in una chiesa del territorio e mentre a passo lento si avvicina verso una tela, viene catapultato in una realtà diversa, simile al mondo dei sogni, dove immagina, di abbracciare attraverso un ricordo suo padre Tommaso, scomparso per una grave malattia.
Read More »Venezia 2021, vince il francese ‘L’événement’ di Audrey Diwan. Il trionfo della messa all’angolo dell’arte
Come avrebbe potuto un film meraviglioso e vitale come quello di Paolo Sorrentino È stata la mano di Dio, battere un film, scontato e furbo, che parla di aborto diretto da una donna e con protagonista ovviamente una donna? Venezia 2021 continua a compiacere il politicamente corretto, il finto progressismo, quella infantile idea per cui se si è anti-abortisti o per meglio dire, se si vuole affrontare tale argomento da ogni punto di vista, si è di conseguenza retrogrado, non moderno, non a passo con tempi, come si sente spesso dire.
Read More »Intervista esclusiva all’attore Vincenzo Bocciarelli: ‘l’arte deve essere spudoratamente sincera’
È stata un'estate all'insegna dell'arte quella di Vincenzo Bocciarelli, reduce dallo spettacolo teatrale Senza limite, che ha riscosso un grande successo. Attore, pittore, conduttore e scrittore. Classe 1974, l'attore nasce il 22 febbraio a Bozzolo, Mantova. Dalla sua città natale si trasferisce a Siena per intraprendere gli studi di recitazione. Dopo la maturità debutta al Piccolo Teatro di Milano diretto dal maestro Giorgio Strehler, iniziando la carriera come attore teatrale e recitando al fianco di grandi nomi del teatro come Valeria Moriconi, Giorgio Albertazzi, Irene Papas, Roberto Herlizkca, Riccardo Garrone.
Read More »‘Il filo segreto’, il docufilm su Giovanni Verga con Corrado Oddi, ambientato ad Altavilla Irpina
Corrado Oddi torna sul set: sarà Giovanni Verga ne “Il filo segreto”, scritto e diretto da Modestino Di Nenna. Un nuovo personaggio intrigante per l'attore, già interprete del ruolo del Giudice Giovanni Falcone nel docufilm della Rai sul Magistrato. L'opera cinematografica, promossa dall'Amministrazione Comunale di Altavilla Irpina e dal Sindaco Mario Vanni e nata con la finalità di mettere in evidenza le bellezze naturali e culturali dell'antico borgo, racconterà il passaggio in paese dello scrittore siciliano, che da quel contesto locale rimase talmente entusiasmato e affascinato da lasciarsi ispirare e ambientarvi “Il marito di Elena”.
Read More »Cannes 2021: vince il cyberpunk ‘Titane’ di Julia Ducournau
Era partito bene Cannes 2021, con "Annette" di Leos Carax, folle musical di passione e tormento, con Adam Driver e Marion Cotillard. Lui è un cabarettista, sempre di cattivo umore, che finge di strozzarsi con il microfono mentre è sul palco. E anche sul tappeto rosso era imbronciato.
Read More »‘Andrej Rublev’ di Tarkovskij. L’immagine sacra letteraria
Andrej Rublev è il film più lungo e più ostico del cineasta russo Andreij Tarkovskij, una vera e propria epopea che abbraccia 23 anni di storia dell'antica Russia. Per l'Occidente corrisponde al periodo del Basso Medioevo, a pochi anni alla scoperta dell'America. La Russia è un popolo unito costruito su aristocrazia e ortodossia. Manca solo lo zar.
Read More »Luchino Visconti, gattopardo imperfetto tra neorealismo e decadentismo
Decadente, nostalgico, melodrammatico. È Luchino Visconti, maestro del cinema italiano tra neorealismo e decadentismo, autore di capolavori immortali tra Tomasi di Lampedusa e Proust Il cinema italiano ha ospitato grandi registi che hanno reso noto il neorealismo in tutto il mondo. Attraverso opere come Roma città aperta o Ladri di biciclette. Raccontando un’Italia semidistrutta, ma capace di grandi speranze sociali, tra lo squallore del secondo dopoguerra. Ogni regista diede un suo contributo alla creazione di un canone neorealista, con i suoi attori presi dalla strada, i set nelle strade della città e non solo negli studi, l’adesione a principi politici come il marxismo e l’antifascismo.
Read More »Tracciati della memoria nel cinema tedesco di Helma Sanders-Brahms e Margarethe von Trotta
I registi del Nuovo Cinema Tedesco appartengono a quella generazione che, pur non essendo stata direttamente coinvolta nella Seconda Guerra Mondiale, ha subito le conseguenze della sconfitta della Germania ed è stata costretta a sopportare l’onta degli eccidi di massa compiuti dal Terzo Reich. Nei loro film, come nelle dichiarazioni di poetica, si manifesta un rapporto contrastato con il passato, sia in relazione alla produzione cinematografica postbellica, legata soprattutto ai melodrammi e agli Heimatfilme, sia nei confronti dei padri, ossia quella generazione che era stata connivente con il progetto nazionalsocialista e la cui eredità aveva sgretolato l’identità tedesca provocando un diffuso e sottaciuto senso di colpa.
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