C’era grande attesa attorno all’esordio di The Young Pope, prima serie tv scritta e diretta interamente dal Premio Oscar Paolo Sorrentino; attesa che, a giudicare dai primi due episodi, è stata ampiamente ripagata. Di notevole e immediato coinvolgimento l’impatto visivo – grazie anche alla fotografia di Luca Bigazzi – , con i proverbiali ‘fellinismi’ entrati ormai in pianta stabile nella cifra stilistica di Sorrentino, e la sceneggiatura, esaltata da un buon ritmo complessivo e da dialoghi mai banali.
Read More »In morte di Andrzej Wajda, maestro del cinema polacco
Quando al festival di Cannes del 1981 fu proiettato L’uomo di ferro (Czlowiek z zelaza) di Andrzej Wajda , destinato a vincere la Palma d’oro e successivamente a essere nominato all’Oscar per il miglior film straniero, l’emozione fu grande, ma l’apprezzamento non altrettanto unanime. Inutile nascondere, infatti, che lo slancio cosí fortemente anticomunista del soggetto poneva dei problemi all’accorto unanimismo della gestione Jacob e alla propensione assolutoria di molti addetti ai lavori nei confronti delle cosiddette democrazie popolari.
Read More »‘La grande abbuffata’: la sempre attuale metafora antropologica di Ferreri
La grande abbuffata è un film del 1973 diretto da Marco Ferreri. Presentato in concorso al 26° Festival di Cannes, non ambiva a vincere la Palma d’oro, ma a qualcosa di diverso: trasformare in riflessione la sgradevolezza che, a guardarlo, inevitabilmente penetra attraverso gli occhi. E se a distanza di 43 anni siamo ancora qui a parlarne vuol dire non solo che il filtraggio è più che riuscito, ma che purtroppo quella società dei consumi che il regista intendeva colpire è ancora in piedi, saldamente al suo posto. Scritto a quattro mani con Rafael Azcona, La grande abbuffata rappresenta l’archetipo stilistico di Ferreri: vi si ritrovano, infatti, sublimati da immagini potenti e insieme moleste, i temi antropologici tanto cari al regista milanese: nutrizione, copulazione, deiezione. Insomma, è un film per palati forti tutto da consumare. A stomaco vuoto.
Read More »‘In guerra per amore’, il nuovo film di Pif dal 27 ottobre nelle sale
Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, torna al cinema il 27 ottobre con la sua opera seconda, In guerra per amore, pellicola che ha per protagonisti lo stesso Pif e Miriam Leone. Questa la sinossi del film, che ha come sfondo ancora una volta la Sicilia: Arturo e Flora, sono i protagonisti di una complicata storia d'amore nell'epoca dello sbarco degli alleati del luglio 1943. Arturo e Flora vorrebbero sposarsi, ma non possono, poiché il padre di lei, ristoratore a New York, l'ha promessa ad un mafioso siciliano e l'unico modo per impedire questa unione è arruolarsi nell'esercito e tornare nella Sicilia da dove era partito per cercare fortuna in America.
Read More »‘L’uomo che uccise Don Chisciotte’ di Terry Gilliam, in uscita nel 2017
Cosa potrebbe succedere quando il più visionario dei registi incontra la nobile follia di un capolavoro letterario quale il Don Chisciotte? Lo sapremo nel 2017 quando finalmente uscirà nelle sale di tutto il mondo l'ultima fatica dello psichedelico Terry Gilliam che da più di vent'anni ha in testa questo ambizioso progetto cinematografco: L'uomo che uccise Don Chisciotte.
Read More »‘Suicide Squad’: terzo fallimento per la DC Comics
Suicide Squad (Warner Bros, 2016) è un film di David Ayer, terza pellicola sull’universo della DC Comics dopo L’uomo d’acciaio (2013) e Batman vs Superman- Dawn of Justice (2016), un filone che vuole ricalcare il modello della Marvel, senza però aver ottenuto ancora lo stesso successo.
Read More »‘L’estate addosso’, il banale teen road movie di Gabriele Muccino
Lo scorso 14 settembre nei cinema italiani è uscito L’estate addosso, la nuova commedia scritta e diretta dal regista Gabriele Muccino, così sostenendo Cinema2day, iniziativa ideata dal Ministero dei Beni culturali, con l’obiettivo di «riavvicinare le persone alla magia delle sale», offrendo la visione su grande schermo con il biglietto a 2 euro ogni secondo mercoledì del mese.
Read More »Venezia 2016, vince ‘The woman who left’ di Lav Diaz
Cala il sipario su Venezia 2016, che vede la vittoria del film filippino The woman who left di Lav Diaz, film meno comtemplativo rispetto ai precedenti di Diaz, ma che si avvale di una narrazione più netta di tendenza documentaristica. La storia è quella di Horacia, una donna che ha trascorso gli ultimi trent'anni in galera per un crimine non commesso. Ma nel 1997 il vero assassino esce allo scoperto e confessa; si scopre allora che Horacia fu incastrata dal suo ex-ragazzo. Tuttavia la donna non si è trovata male in carcere: tutti le hanno voluto bene poiché ha sempre aiutato tutti indiscriminatamente. Anche una come lei, però, fa fatica a reggere il peso del male ricevuto ed ecco che da sorpresa qual è nel ritrovarsi fuori, diventa vendicativa e comincia il suo viaggio alla ricerca dell'uomo che le ha rubato trent'anni di vita.
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