Egemone è il ruolo dei personaggi in tutta la letteratura moraviana. Nell’intervento C’è un crisi del romanzo?, pubblicato su “La fiera letteraria” del 1927 e unico articolo firmato dall’autore con il nome di battesimo Alberto Pincherle, lo scrittore avverte come causa prima della crisi del romanzo novecentesco la frattura che si è originata tra narratore e personaggio, tra commento psicologico e azione. L’antidoto, per il romanziere, sta nel restaurare la funzione dell’eroe, affinché possa riacquistare autonomia nel dialogo con gli altri e con il narratore: «tornare indietro vuol dire, in questo caso, andare avanti, lasciando da parte l’inutile zavorra psico-analitica».
Read More »L’esigenza di dare un senso e un ordine alla Storia superando l’immagine, in ‘Zero Dark Thirty’ di Bigelow
Zero Dark Thirty nasce per colmare idealmente il fuori campo della fotografia che abbiamo analizzato, ma senza limitarsi a aggiungere un ennesimo scampolo di storia o un nuovo frammento di realtà all’“epica” dell’11 settembre; al contrario, approfitta di quella negazione per situare, lì dove non c’è niente da vedere (ma molto da immaginare), l’azione del cinema, partendo dalla fine per risalire il corso degli eventi, lasciando fuori, nel nero o nel non detto, tutto ciò che è già stato visto e consumato (e, insieme, un certo modo di vedere e consumare la realtà attraverso l’immagine), per consegnare infine allo spettatore un racconto – un percorso, un processo, un movimento orientato. L’importanza (e, insieme, la bellezza) del film di Kathryn Bigelow sta tutta in questa riaffermazione dell’azione – unica, specifica, storicamente sedimentata, culturalmente necessaria – del cinema all’interno della cornice mobile e evanescente della visualità contemporanea.
Read More »Il Circolo letterario romano Bel-Ami presenta il volume ‘Totò, il principe-poeta’
Il Circolo Letterario Bel-Ami organizza, domenica 24 febbraio, 2019 alle ore 19.00 - la prima presentazione pubblica a Roma del volume “Il principe poeta. Tutte le poesie e le liriche di Totò” (Colonnese Editore) di Antonio De Curtis, a cura di Elena Anticoli De Curtis e di Virginia Falconetti. L’evento, ospitato dalla Libreria Teatro Tlon di via Nansen, vedrà protagonista il prezioso volume: per la prima volta, condensata in un unico volume, tutta la produzione letteraria di Antonio De Curtis - con cinque inediti - che raccontano l'uomo dietro la ‘maschera’ Totò. Alla presentazione del 24 febbraio 2019 saranno presenti le due curatrici del volume, che racconteranno la genesi di questo progetto editoriale. Modererà l’incontro il giornalista e scrittore Michelangelo Iossa.
Read More »‘The Mule-Il corriere’, il road movie malinconico e autoironico di Eastwood
Che fantastico rilievo assume via via la performance di Eastwood: degno di un antieroe uscito dalle pagine di Cormac McCarthy, riesce a duplicare se stesso, ora recitando in surplace, ora sfidando con incoscienza il rischio, ora prendendo di petto chi non gli piace, ma sempre capendo e facendo capire benissimo che il tempo è l’unica merce che non potrà mai comprare. Nessun compiacimento, nessun pietismo, nessuna scusa, nessuna redenzione come avveniva, invece, in “Gran Torino” (firmato dallo stesso sceneggiatore Schenk). Se la vecchiaia esiste, la si può beffare. Se il naufragio è imminente, bisogna andargli incontro ghignando. Se il suo giorno sta per finire, El Tata affronterà la notte senza allentare la presa sul volante di una morale pratica, uno spirito indomabile e un caparbio amore per la propria terra.
Read More »Inaugurato ‘Riflessi’, il murale dello street artist Jerico del Museo di Casal de’ Pazzi di Roma
Dal 14 febbraio 2019 all’importante deposito pleistocenico e ai numerosi reperti fossili conservati nel Museo di Casal de’ Pazzi si è aggiunta anche un’opera di street art. Sul muro perimetrale esterno del museo, lungo via Egidio Galbani, campeggia il grande murale realizzato dal giovane street artist Jerico Cabrera Carandang. L’opera pittorica dal titolo Riflessi ricostruisce, in maniera visionaria e avvolgente, l’ambientazione naturalistica pre-esistente alla struttura del museo rappresentato dall’immagine dell’antico fiume che una volta scorreva proprio dove oggi sorge il Museo.
Read More »‘On the road’: al via il concorso di poesia con immagine per la giornata mondiale della poesia 2019
In occasione dell'anniversario della scomparsa di Jack Kerouac, e del libro di Eugenio Montale "Fuori di casa" l'Accademia Mondiale della Poesia promuove la seconda edizione del concorso nazionale di Poesia con Immagine, su Instagram. Il concorso di poesia promosso quest'anno dall'Accademia Mondiale della Poesia di Verona propone il tema del viaggio. Nessuna prospettiva come quella del viaggio ha attirato e incantato i poeti antichi e moderni, dall'autore di Gilgamesh all'Omero dell'Odissea a Dante, da Bashō a Santōka, da Baudelaire a Rimbaud, da Whitman alla Beat Generation. L'esperienza contemporanea del viaggio, però, rischia spesso di cadere nello stereotipo, nei recinti convenzionali della cultura di massa. Mai come oggi, dunque, i poeti hanno il compito di risvegliare lo spirito vero del viaggio (spirito aperto al diverso, all'ignoto, all'altrove; spirito flessibile, intrepido e ardente, capace di confrontarsi col movimento incessante della vita, col mistero multiforme del mondo) dalle ceneri del disincanto, dalla noia del turismo prefabbricato, dai luoghi comuni del pensiero unico.
Read More »Borges presente a Sanremo 2019 con la sua “E’ l’amore”, l’unico criterio per misurare il tempo
Sanremo 2019 è cominciato e Nek, tra i ventiquattro big partecipanti, si è presentato con la sua Mi farò trovare pronto, scritta insieme a Paolo Antonacci e a Luca Chiaravalli. La canzone trae ispirazione da una delle poesie preferite del cantautore, “È l’amore” di Jorge Luis Borges, celebre poeta argentino.
Read More »‘Red Land’, un film sul massacro di una ragazza istriana per ricordare le Foibe
In occasione dell'anniversario delle Foibe, consigliamo la visione del film Red Land, terra rossa, uscito lo scorso anno, dedicato alla storia di una ragazza istriana, Norma Cossetto, che fu violentata, massacrata e gettata nelle foibe dai partigiani comunisti di Tito, sostenuti dai partigiani comunisti nostrani, solo perché era la figlia del segretario politico del fascio locale. Norma era una studentessa, laureanda a Padova con una tesi dal titolo Istria rossa, rossa come la terra istriana, ricca di bauxite. Quella tesi, e quella terra rossa diventa la metafora che dà il titolo al film ed evoca il sangue versato sulla terra istriana e il colore dell’ideologia che condusse allo sterminio.
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