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‘La spirale dell’estate’, il nuovo romanzo di spionaggio di Enzo Verrengia

La spirale dell’estate è il nuovo romanzo dello scrittore  Enzo Verrengia, autore di testi teatrali, di cabaret e sceneggiature per gli albi di Martin Mystère. Collabora con La Gazzetta del Mezzogiorno, Conquiste del Lavoro e La Verità.

Verrengia ha pubblicato i racconti comici de La notte degli stramurti viventi, editi in digitale da Delos Books, per la quale ha firmato anche Lo scritto di sangue (2018), e la trilogia Morte a Venezia (2019), Il mondo finisce a Berlino (2020) e Finale di caccia (2021). Con lo pseudonimo di Kevin Hochs ha firmato per la collana “Segretissimo” di Mondadori i romanzi di spionaggio Sandblast (2008), Sturmvogel (2011), Targeting (2014) e Watchdog (2015). Ha rivisitato Stevenson con L’eredità di Hyde (PIEMME, 2013). Suoi i saggi Divora il prossimo tuo (Avagliano, 2004), Complottario (Avagliano, 2006) e Millennial (Pellegrini, 2017)

La spirale dell’estate, sinossi

Giorgio Brisante nel 1967 ha quattordici anni e doveva solo andare in gita alle grotte di Castellana. La vita, invece, per lui ha tutt’altri piani.

Giorgio dovrà crescere in fretta e diventare uomo confrontandosi con

un’avventura degna del miglior Le Carré. Il fratello di suo nonno, Bruno, ex spia di Mussolini, gli consegnerà una missione ad altissimo rischio: recuperare delle carte segrete a Londra, appartenute a Siro Tonaghi, grande giornalista fuggito durante la guerra.

Nella Swinging London, oltre alle minigonne e alla musica ribelle, lo attende una vera e propria spy story. Spie doppiogiochiste, emissari sovietici, tutti a caccia della famosa documentazione.

Giorgio Brisante si giocherà la pelle come il suo eroe preferito, l’agente segreto inventato dallo scrittore Ebury Glayson, anche lui invischiato in questa spirale frenetica e incontenibile.

La grande tradizione della letteratura dello spionaggio

La spirale dell’estate rimanda a titoli di film e romanzi di spionaggio che unisco la suspence, la tensione agli elementi tipici del romanzo di formazione. Lo scrittore si avvale di una narrazione avvincente e si dimostra, come a giustamente notato Antonio Manzini, molto abile nel saper raccontare e togliere un po’ di polvere da un genere che in Italia manca da troppo tempo.

La spirale dell’estate si colloca a pieno diritto nella migliore tradizione della letteratura di spionaggio, accanto a Greene, Maugham e Fleming. Ma è anche un romanzo di crescita, un’educazione sentimentale moderna, la scoperta dell’età adulta in cui Giorgio imparerà a scontare i suoi errori e ad affrontare tutte le disillusioni che un mondo poco romanzesco e molto crudo e reale gli riservano.

“Ci rivedremo, Giorgio. Quando avrai trasformato la tua innocenza in una corazza e in un’arma per sgominare i draghi” era stato il
saluto di Trevor, a Milano.
Prima di Londra, di Milano e del ritorno, avevo immaginato di farlo
con i draghi in agguato per Claudia oltre il varco degli allucinogeni. Ma quel varco era l’universo al quale lei apparteneva. La spirale
di una galassia estranea, psichedelica, che ruotando risucchiava
tutto. Anche l’estate appena finita e quelle che dovevano ancora
cominciare.

In effetti il genere noir offre all’autore l’opportunità di raccontare l’agonia del nostro tempo su scala mondiale confermandosi uno scrittore imprevedibile e non scontato.

About Annalina Grasso

Giornalista, social media manager e blogger campana. Laureata in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con L'Identità, exlibris e Sharing TV

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